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Migranti: viaggi di 'lusso' dalla Tunisia, due condannati

Migranti: viaggi di 'lusso' dalla Tunisia, due condannati

Hanno patteggiato la pena, davanti al gup di Palermo Annalisa Tesoriere, due degli indagati nell'operazione anti-immigrazione clandestina "Scorpion Fish" della Guardia di finanza e Dda del giugno 2017. Felice Montalbano, 59 anni, di Menfi (Ag), e Nabil Ben Ahmed, detto "Angelo l'italiano", di 38, fino all'arresto residente a Marsala, hanno avuto rispettivamente 3 anni 6 mesi e 20 giorni di reclusione, e 3 anni e 4 mesi.
Montalbano è accusato di aver fornito alloggio e supporto logistico all'associazione che organizzava e gestiva viaggi di "lusso" per migranti tra Capo Bon (Tunisia) e le coste della Sicilia occidentale su gommoni superveloci. Viaggi per i quali i migranti avrebbero pagato fino a 3 mila euro a testa. Al vertice della banda c'erano alcuni tunisini che usavano manovalanza italiana.
Sempre oggi, davanti al gup si è tenuta la prima udienza del processo con rito abbreviato ad altri 12 indagati per i quali la Procura di Palermo aveva chiesto il giudizio immediato. Alla sbarra sono Jabranne Ben Cheikh, 28 anni, presunto capo dell'organizzazione, la compagna fiorentina Simonetta Sodi, di 55 anni; Mongi Ltaief, di 46; Chiheb Hamrouni, di 26; i marsalesi Angelo e Salvatore Allegra, fratelli, di 48 e 54 anni, pescatori; Michele Graffeo, di 54; Hamadi El Gharib, di 43; Tarek Ben Massoud, di 29; Anis Beltaief, anch'egli di 2; il trapanese Giovanni Manoguerra, di 42; Pietro Bono, di 64, di Menfi. Il 10 maggio il pm Federica La Chioma dovrebbe tenere la sua requisitoria.

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