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Corruzione all'ispettorato del lavoro, 9 misure cautelari

Corruzione all'ispettorato del lavoro, 9 arresti

Nove misure cautelari per corruzione continuata, soppressione di atti, falsità materiale e ideologica di atti pubblici dalla guardia di finanza di Catania nell'ambito di un'inchiesta sul locale Ispettorato del Lavoro. Tra i destinatari del provvedimento del Gip, chiesto dalla Procura, il direttore e la responsabile legale dell'Ispettorato, il direttore sanitario dell'Asp, un ex deputato regionale, un ex consigliere del Comune di Catania, due professionisti e due imprenditori.

Sono quattro, delle nove destinatarie del provvedimento del Gip, le persone arrestate e poste ai domiciliari dalla guardia di finanza di Catania nell'ambito dell'inchiesta sul locale ispettorato del lavoro per corruzione continuata: sono un ex deputato regionale, un ex consigliere comunale, il direttore e la responsabile legale dell'ufficio. Per gli altri cinque indagati - il direttore sanitario dell'Asp, due professionisti e due imprenditori - il Gip ha emesso un provvedimento di interdizione dalla professione. L'inchiesta della Procura distrettuale di Catania si basa su indagini della guardia di finanza compiute tra la fine del 2017 e i primi mesi del 2018. I particolari dell'operazione saranno resi noti durante un incontro con i giornalisti che si terrà alle 09.30 nella sala conferenze della Procura, alla presenza del procuratore Carmelo Zuccaro.

Tra gli indagati posti agli arresti domiciliari c'è anche l'ex deputato regionale Marco Forzese, che ha militato in più movimenti. Tra i destinatari del provvedimento di interdizione dalla professione c'è anche il direttore sanitario dell'Azienda sanitaria provinciale di Catania, Franco Luca. Militari della guardia di finanza stanno eseguendo perquisizioni, anche nella sede dell'ufficio dell'Ispettorato provinciale del lavoro di Catania.

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