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La Dia sequestra beni a ristoratore nel Messinese

La Dia sequestra beni a ristoratore nel Messinese

Dalle prime ore di stamane la Dia di Messina, supportata dal centro operativo di Catania, sta apponendo i sigilli al patrimonio nella disponibilità di un imprenditore della ristorazione ritenuto appartenente alla famiglia mafiosa dei cosiddetti barcellonesi. Il sequestro, tuttora in corso, che interessa il capitale sociale di imprese, immobili e conti, anche intestati a terze persone, è stato eseguito su disposizione della sezione Misure di prevenzione del tribunale di Messina, su proposta del procuratore della Dda Maurizio De Lucia e del direttore della Dia Giuseppe Governale.

Il sequestro ha interessato beni per 32 milioni di euro nella disponibilità di Pietro Nicola Mazzagatti, di Santa Lucia del Mela (ME), attualmente detenuto, che con le intimidazioni era diventato un monopolista nel settore della ristorazione a Santa Lucia del Mela. Nell'ambito dell'operazione "Gotha VI" - che fece luce su 18 omicidi e 2 tentati omicidi commessi tra i primi anni 90 ed il 2012 - l'imprenditore fu raggiunto da un'ordinanza di misura cautelare, in quanto ritenuto direttamente coinvolto in due omicidi, quello di Fortunato Ficarra, ucciso l'1 luglio 1998 nel bar "Valerie" di Santa Lucia del Mela, e quello di Domenico Tramontana, appartenente al sodalizio mafioso dei barcellonesi, in posizione di vertice nel gruppo che controllava la zona di Terme Vigliatore, ucciso il 4 giugno 2001.

Un provvedimento di confisca del 2009, non ancora definitivo, interessa l'imprenditore, sul quale ha reso dichiarazioni il collaboratore di giustizia Giuseppe Chiofalo nel maxi processo "Mare nostrum". L'operazione "Catering" ha visto la condanna di Mazzagatti - sottoposto, per fatti risalenti al dicembre 2004, a misura cautelare e imputato anche per associazione di tipo mafioso - tra l'altro per la tentata estorsione ai danni di un iraniano titolare di un'attività di tappeti persiani e di una struttura adibita a sala ricevimenti a San Pier Niceto (ME), ceduta in locazione all'imprenditore che per anni vi organizzava ricevimenti attraverso la propria ditta di catering.

Infine, nell'operazione "Sistema", Mazzagatti è stato condannato per estorsione aggravata dal metodo mafioso ai danni dei titolari della società Cogemar srl di Barcellona Pozzo di Gotto per lavori che la ditta ha eseguito a Gualtieri Sicaminò (ME). Tra i beni sequestrati oggi c'è la struttura ricettiva e sala ricevimenti "Villa Mont Valerie", o anche il bar "Valèrie coffee and pastry" a Milazzo (ME), appena inaugurato - schermandolo con società intestate formalmente ai suoi congiunti.

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