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Si dimette il direttore del Cas, fondi “insabbiati” alla Regione

Si dimette il direttore del Cas, fondi “insabbiati” alla Regione

Come ultimo atto ha dato la spinta decisiva per sbloccare l’appalto destinato a fronteggiare la frana di Letojanni. Poi ha raccolto gli effetti personali sulla scrivania e ha rassegnato le dimissioni. Da ieri l’ing. Leonardo Santoro non è più il direttore generale del Consorzio Autostrade Siciliane. Oggi sarà a Palermo per capire lo scenario del suo percorso di dirigente regionale. La scelta è irrevocabile, indietro non si torna. Dopo cento giorni l’ex direttore del Cas ha gettato la spugna, ufficialmente per «motivi personali», in realtà perché la Regione - è la tesi più accreditata - non ha spalleggiato il suo approccio riformistico in un Consorzio con un “curriculum” giudiziario segnato da inchieste, arresti e con una rete autostradale scandalosa. Eppure era stato il governatore Musumeci a imporre un principio di svolta alla guida del Cas, chiedendo a Santoro di lasciare la guida del Genio civile per intraprendere il nuovo percorso professionale. Ma strada facendo i rapporti con la Regione, probabilmente, si sono raffreddati, tanto che il Consorzio ha dovuto fronteggiare emergenze e manutenzioni raschiando il barile, mentre a Palermo il flusso dei finanziamenti si è insabbiato. I progetti sono maturati, il cantiere della Siracusa-Gela è stato riaperto, i lavori al viadotto Ritiro sono in corso, l’appalto per la frana di Letojanni è ormai in dirittura d’arrivo dopo due anni di inerzia e “balletti”. Solo che le casse del Cas sono quasi asciutte, il pozzo prosciugato e l’elenco dei crediti lungo. Sfiora i duecento milioni di euro, senza i quali i progetti avviati rischiano di arenarsi. E forse dietro la maschera dei «motivi personali» - ma è solo un’ipotesi - c’è la delusione e la rabbia dell’ex direttore generale, “sedotto” dal governatore e abbandonato dalla Regione proprio quando il Cas stava chiudendo alcune falle, come la frana di Letojanni: «Finalmente siamo alle ultime battute – sottolineba il direttore generale del Consorzio autostrade, Leonardo Santoro nel suo ultimo comunicato di ieri, proprio mentre stava facendo le valigie –. Entro 60 giorni conosceremo le risultanze della validazione. Subito dopo la Protezione Civile potrà avviare la procedura di appalto».

L’ex direttore ha ufficialmente chiesto, al Provveditorato delle Opere pubbliche, di avviare la procedura di verifica del progetto esecutivo della frana di Letojanni «in modo che in tempi celeri si possa pervenire all’avvio della gara di appalto».

Ora saranno i tecnici del Provveditorato a scandagliare gli elaborati che compongono la progettazione per la ricostruzione dei luoghi della frana.

Nell’ultimo provvedimento, Leonardo Santoro, ha firmato l’avvio dei lavori di bitumazione della tratta autostradale Sant’Agata di Militello-Santo Stefano Camastra. Con il ripristino della pavimentazione saranno eliminate, tra l’altro, le numerose irregolarità delle due carreggiate autostradali che obbligano il Cas, per motivi di sicurezza, a limitare la velocità e a restringere le corsie in alcuni tratti.

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