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Aspettative deluse alle Eolie

Aspettative deluse alle Eolie

Esodo e controesodo alle Eolie in questo inizio settimana, il secondo ed ultimo pienone di questa stagione estiva, stando alle previsioni. Da lunedì prossimo le Eolie cominceranno a svuotarsi, esaurite sono, infatti, tutte le cabine nel collegamento in nave con Napoli. Una settimana, come quella appena trascorsa e che è coincisa con il Ferragosto, dove il caos e la confusione regneranno sovrane, con servizi “allungati” agli estremi ed anche oltre per fare fronte alle esigenze di chi affolla le isole.

La chiusura della settimana ferragostana consente di stilare un primo bilancio, che non dovrebbe, comunque, discostarsi di molto da quello finale, di questa stagione turistica. Una stagione, che dopo gli illusori numeri della Pasqua e di primavera, è da considerare, sicuramente negativa, in controtendenza rispetto all’estate 2017. Un mese di giugno ottimo, un deludente luglio, così d’altronde sono stati i primi giorni d’agosto, fanno ipotizzare, mancano ancora, ovviamente, i dati ufficiali, su un calo quantificabile attorno al dieci, dodici per cento.

Le ultime due settimane con il pienone (13-26 agosto) non modificano certo il trend negativo. D’altronde gli stessi numeri si erano registrati lo scorso anno, nello scorso periodo. I dati riguardano nel complesso le sei isole del Comune di Lipari, mentre Salina, da quanto apprendiamo, ha mantenuto i buoni risultati ottenuti nella stagione estiva 2017.

Non conosce crisi, invece, il turismo giornaliero, quello delle cosiddette “mini-crociere” che si esaurisce nell’arco di poche ore. Cosa ha portato alla “crisi” e cosa bisogna fare per rilanciare l’arcipelago? Sono le due domande alle quali, passata la stagione estiva, bisognerà dare risposte, le più tempestive possibili. In questo senso si sono già mossi alcuni operatori turistici dell’arcipelago che hanno chiesto già a settembre un incontro con l’amministrazione comunale di Lipari. Dai trasporti, ai servizi sul territorio, alla partecipazione a qualificate fiere del turismo, ad una rimodulazione delle tariffe d’accesso alle strutture alberghiere ed extralberghiere, ad una reale destagionalizzazione, alla volontà o meno di voler tornare ad attirare un turismo qualificato e non caciarone come è stato, in larga parte, il movimento negli ultimi tempi.

E a tal proposito, ritornando al tema delle tariffe, un tema da non sottovalutare è la “svendita” di posti letto a 10-15 euro. “Svendita” che, chiaramente, ha portato sulle isole tanti giovani, molti ragazzini, che, se da un lato hanno popolato l’arcipelago, dall’altro hanno creato caos e tutta una serie di situazioni “al limite”. Prezzi “buttati giù” anche per contrastare un mercato parallelo, fatto da privati cittadini, che è inutile nasconderlo c’è ed è sensibile, nonostante le forze messe in campo dalle autorità preposte.

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