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Calogero Ferlisi destituito dal sindaco De Luca

ferlisi e crisafulli

È scontro totale tra il sindaco Cateno De Luca e l’ormai ex comandante della polizia municipale Calogero Ferlisi, “licenziato” ieri e trasferito in altro settore: adesso è dirigente del dipartimento Demanio e Patrimonio.

Un passaggio per nulla gradito da colui che fino a poche ore fa guidava i vigili urbani, avendo manifestato per l’ultima volta lunedì scorso la volontà di accasarsi all’Avvocatura, dopo uno strappo insanabile con il primo cittadino. Nel giro di uffici sono coinvolti altri dirigenti, in un intreccio destinato a suscitare mugugni, polemiche e ricorsi. Nuovo responsabile ad interim della polizia municipale è Salvatore De Francesco, mentre Carmelo Giardina guida proprio l’Avvocatura. Altro smacco per Ferlisi, citato dallo stesso De Luca in un comunicato stampa diffuso da Palazzo Zanca. Niente convenevoli, né peli sulla lingua: «Non mi sento di ringraziare l’avv. Calogero Ferlisi, ex comandante del corpo della Polizia municipale, nei confronti del quale, per come dallo stesso dichiarato agli organi di stampa, ho proposto un provvedimento disciplinare che sta facendo il suo regolare corso», evidenzia il sindaco. Che aggiunge: «Continuo a mantenere il mio doveroso riservo sul contenuto del provvedimento disciplinare a tutela dell’immagine del Comune di Messina e dello stesso Ferlisi».

Lapidario il commento del destinatario del provvedimento: «Non ho parole». Ferlisi, infatti, è deciso ad andare fino in fondo. Sentendosi vittima di una congiura, ha già dato mandato al suo legale per far valere i propri diritti. Lo assiste l’avvocato Giovanni Quartarone. Anche se prima dell’ufficializzazione del trasferimento, l’ancora (per poco) comandante della Municipale aveva riferito alla Gazzetta di essersi «illuso», perché «dopo il suo insediamento e per oltre un mese De Luca aveva sempre voluto interloquire con il mio vice Crisafulli, ignorandomi. Poi da tempo i rapporti si erano chiariti, nonostante il sindaco in campagna elettorale avesse promesso ai suoi elettori che io non sarei stato più comandante della polizia municipale». Quanto al decreto sindacale con cui a Ferlisi viene affidato il dipartimento Demanio e Patrimonio, si prende atto (ma non si dà seguito) della istanza dello stesso, che per motivi personali ha chiesto di andare all’Avvocatura comunale. Ma quel che più lo lascia interdetto è la “considerazione” «dell’attuale dislocazione dei dirigenti e accertare le attitudini, le capacità e i requisiti professionali, nonché le specifiche esperienze lavorative maturate dagli stessi, ritenute idonee a rivestire, con sollecitudine, l’incarico oggetto del presente provvedimento».

Al danno si aggiunge la beffa dell’avvio del procedimento disciplinare a suo carico per presunta «grave irregolarità e inosservanza nell’adempimento dei propri compiti» e per comportamento di «abbandono immotivato e plateale, compromettendo innanzi alla pubblica opinione il prestigio dell’Autorità politica» e «indebolendo», tra le altre cose, «l’intervento interforze che il signor sindaco aveva richiesto».

La scintilla è partita domenica 19 agosto, in occasione di un blitz contro l’ambulantato d Torre Faro disposto da Cateno De Luca. E il “fuoco” già si propaga velocemente.

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