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A Venezia il primo film da (co)sceneggiatori di Ficarra e Picone. Ma quanto sono cattivi i cattivi di «Spaccaossa»!

Un film forte, «a noi per primi ha colpito scriverlo, produrlo e rivederlo. È una storia che ti rimane dentro. Ti racconta uno dei punti più bassi che l’uomo possa toccare. La definizione di brutti, sporchi e cattivi è quella che più si adatta questi personaggi, ai quali però rimani attaccato». Lo spiega all’Ansa Salvatore Ficarra, cosceneggiatore e coproduttore con Valentino Picone, attraverso la loro società, la Tramp Limited (insieme a Rai Cinema), di «Spaccaossa», sulfurea storia di crimine e disperazione, ispirata a un reale fatto di cronaca, con la quale debutta come regista cinematografico il palermitano Vincenzo Pirrotta, già pluripremiato autore e regista teatrale, oltre che attore.

Il film, che esordisce alla Mostra di Venezia nella sezione Notti veneziane delle Giornate degli autori, arriverà prossimamente in sala con Luce Cinecittà. Nel cast, oltre a Pirrotta, ci sono anche il messinese Ninni Bruschetta, Luigi Lo Cascio, Selene Caramazza, Giovanni Calcagno, Filippo Luna, Simona Malato.

Al centro della storia c’è un’improvvisata quanto violenta organizzazione criminale palermitana che rompe le ossa a vittime consenzienti, dal giocatore di videopoker Machinetta (Lo Cascio), al padre di famiglia Mimmo (Luna), e simula incidenti per riscuotere lauti indennizzi assicurativi. A reclutare le “vittime” è Vincenzo (Pirrotta, che definisce il suo personaggio «un uomo senza qualità»), tanto obbediente alla banda quanto alla madre padrona (Rory Quattrocchi). L’incontro con Luisa (Caramazza), tossicodipendente, potrebbe aprirgli una via diversa, ma l’uomo finisce per coinvolgere anche la ragazza nel “giro”.

Al film «abbiamo detto subito sì – aggiunge Ficarra – . È stato molto formativo, abbiamo esplorato sentimenti per noi in quanto Ficarra e Picone non usuali. Una bellissima avventura di scrittura e produttiva». Per il duo è stata anche la prima volta come cosceneggiatori (con loro e Pirrotta c’è anche Ignazio Rosato) in un film non loro: «Una sfida meravigliosa, perché Vincenzo è un capitano e un uomo di spettacolo straordinario che ha già al suo arco esperienze teatrali molto belle e significative. Abbiamo portato la nostra esperienza di costruzione, di intelaiatura, all’interno di questa équipe. Valentino ed io siamo costantemente alla ricerca di esperienze nuove e diverse, di modi espressivi differenti. Come dimostra anche l’aver portato in scena a teatro Le rane di Aristofane, o l’aver recitato (e coprodotto con la Tramp) il nuovo film di Roberto Andò, La stranezza, che uscirà a ottobre. Non amiamo le etichette, pensiamo vadano sui pacchi, non sulle persone».

Pirrotta (che ritroveremo tra i protagonisti della serie «The Bad Guy» per Prime Video , con Lo Cascio e Caramazza) ha deciso di debuttare al cinema con una vicenda tanto dura perché racconta «una doppia miseria: quella di chi spacca, una miseria vestita di cinismo, e quella, vestita di disperazione, di chi accetta di farsi spaccare le ossa». Per le vittime è «come una discesa agli inferi». È una storia universale di denuncia «nella quale mostro come queste persone spesso vengano lasciate sole. Vicende così si trovano in tutto il mondo, ovunque ci sia una periferia di miseria, da Buenos Aires a Parigi».

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