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«La primavera della mia vita», un road movie nella Sicilia "magica" di Colapesce e Dimartino

Un road movie tutto siciliano, con tinte surreali dal sapore felliniano, l’esordio cinematografico degli artisti siciliani Colapesce e Dimartino (al secolo Lorenzo Urciullo e Antonio Di Martino), che a pochi giorni dal successo sanremese di «Splash» tornano come protagonisti, co-sceneggiatori, nonché autori della colonna sonora di «La primavera della mia vita», attualmente nei cinema.

Interamente realizzato in Sicilia, il film sarà proposto anche in tre eventi speciali nelle location dove è stato girato: domani a Palermo (Cinema Metropolitan), il 24 a Catania (Ariston) e il 25 a Siracusa (Planet), alla presenza dei protagonisti e del regista Zavvo Nicolosi, di Paternò, al suo primo lungometraggio dopo alcuni corti e diversi videoclip per gli stessi cantautori (suoi i video di «Musica leggerissima» e della stessa «Splash») e altri artisti.

Scritta da Nicolosi e dal duo artistico con Michele Astori, la storia è quella di Lorenzo e Antonio, musicisti siciliani che, dopo anni dalla rottura professionale, si ritrovano grazie alla loro eccentrica agente Stefania (Stefania Rocca) per intraprendere un rocambolesco viaggio per la Sicilia a contatto con miti, usanze, luoghi incontaminati e personaggi alquanto bizzarri. Una vicenda paradossale che ripercorre i tratti di una filmografia illustre, come sottolinea il regista: «Il punto di riferimento per questo film sono le commedie surreali di Kaurismaki, dove i personaggi vivono tutto ciò che accade in modo quasi statico, come se subissero tutto senza reagire nella maniera che ci si aspetta. Hanno un atteggiamento alla Blues Brothers, si fanno solo sfiorare dagli eventi. Anche la comicità è più trattenuta, fra Landis e il Jarmusch più scanzonato». Colori, location e scenografia hanno invece come modello di riferimento il David Byrne regista di «True Stories» e la cinematografia di Win Wenders, dove il paesaggio è protagonista quanto gli interpreti.

Tu hai un passato glorioso nei video musicali. Quale la differenza tra i due linguaggi, cinematografico e del videoclip?
«Sono molto differenti, anche se non avrei paura di utilizzare il linguaggio del videoclip in un film, perché amo i prodotti contaminati da più tipi di arte, come “Fight Club”, “Kill Bill” o “Everything everywhere all at once” dei Daniels. Nel film si percepisce a tratti che vengo dal videoclip, ma i tempi sono più dilatati, lontani da quelli istantanei della battuta fulminante. Il mood è più lento».

La location è tutta siciliana. Ma qual è la Sicilia del film?
«È una Sicilia dove tutto è possibile. Non siamo nel fantasy, ma si ha l’impressione che tutto possa accadere. Ci interessava rendere la magia d’un “luogo non luogo”, che potrebbe essere il Sud di qualsiasi posto del mondo: degli Usa, del Sudamerica, dei Paesi asiatici. Non abbiam voluto dare chiari punti di riferimento per regalare la dimensione del sogno e della fiaba».

È un viaggio lungo il quale si pesca dai miti greci e popolari, tra cui la leggenda delle origini messinesi di Shakespeare, con Roberto Vecchioni nei panni di se stesso e il cuntista palermitano Salvo Piparo,che interpreta il doppio ruolo del Bardo e del suo discendente Puccio Scrollalancia …
«Vecchioni e altri autori avevano prodotto ben 18 scritti su questa leggenda. L’abbiamo inserita perché, anche se la rendiamo una teoria alla Roberto Giacobbo (i file in Inghilterra sono secretati e c’è una nota complottistica…) e fa ridere, perché sarebbe come scoprire che Dante è islandese, in fondo noi siciliani siamo possibilisti su questo argomento».

Oltre Vecchioni, altre guest star musicali: Madame, il cosentino Brunori Sas ed Erland Oye col gruppo La Comitiva. Nel cast anche Guia Jelo, Corrado Fortuna, Sergio Vespertino, Claudio Collovà e l’attrice messinese Maria Grazia Soraci. Il film è distribuito da Vision Distribution, che lo produce con Wildside, Sugar Play e la collaborazione di Sky e Prime Video, col sostegno di Regione Siciliana (assessorato Turismo, Sport e Spettacolo) e Sicilia Film Commission.

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