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Entro maggio gli arretrati, da giugno in arrivo aumenti

Entro maggio gli arretrati, da giugno in arrivo aumenti

Entro la fine del mese di maggio 2018, saranno corrisposti gli arretrati derivanti dagli incrementi previsti dal nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (C.C.N.L.) del comparto Istruzione e Ricerca per il periodo da gennaio 2016 a maggio 2018. Lo si apprende dai siti specializzati "La tecnica della scuola" e "Orizzonte scuola".
A partire dal mese di giugno 2018 il valore mensile dello stipendio tabellare lordo sarà adeguato, a regime, ai nuovi valori previsti dal contratto collettivo nazionale di lavoro.
Gli incrementi degli stipendi riguarderanno anche i docenti precari, che, durante il periodo di supplenza, riceveranno sempre uno stipendio riferito al primo scaglione di anzianità (0-8).
L'applicazione contrattuale interessa oltre un milione di dipendenti della Scuola, Istituti di alta formazione artistica e musicale (Afam) ed Enti di ricerca.
Il contratto inoltre, per valorizzare il lavoro di tutto il personale che opera nelle scuole, ha assegnato un ulteriore riconoscimento economico, che consente di giungere a un incremento stipendiale complessivo medio di 96 euro al mese per i docenti delle scuole (gli aumenti vanno da 80,40 euro a 110) e di 105 euro al mese per i docenti dell'Afa,. Più di quanto previsto dall'intesa di novembre. Per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario (Ata) delle scuole l'incremento medio è di 84,5 euro (si va da un minimo di 80 a 89 euro), per l'università di 82 euro, per ricercatori e tecnologi di 125 euro, per l'area amministrativa della ricerca di 92 euro, per l'Asi di 118 euro. Salvaguardato, per le fasce retributive più basse, il bonus di 80 euro.

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