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Papa Francesco in Sicilia sulle orme dei luoghi di padre Puglisi

Papa Francesco accolto dalla folla al Foro Italico di Palermo

Quando l'operatore del centro 'Padre nostro' ha aperto il libro dei ricordi nella casa memoria intitolata a padre Puglisi è rimasto di sasso: "Che l'esempio di Don Pino faccia nascere tante vocazioni". Una sola riga, scritta con una biro blu. Sotto la firma, Francesco.

Un pensiero che il Papa, seduto alla scrivania che fu del parroco, ha lasciato in eredità al quartiere Brancaccio, che si è raccolto in massa attorno al Santo Padre durante la sua visita nei luoghi in cui padre Puglisi predicava il riscatto sociale e dove per questo è stato assassinato dalla mafia, il 15 settembre del 1993.

Bergoglio è stato accolto nella piazzetta Anita Garibaldi, da oggi intitolata al Beato, da decine di lenzuoli bianchi stesi nei balconi dei palazzi, dalle bandiere del Vaticano e da uno striscione con la scritta in rosso: "Grazie Francesco per l'omaggio fatto al coraggioso testimone della verità del Vangelo, il nostro Pino Puglisi".

Nella piazzetta il Papa è arrivato dopo una breve visita nella chiesa di San Gaetano. Il Papa ha deposto un cuscino di rose rosse nel luogo dove Puglisi ucciso, nel piazzale di fronte alla casa in cui viveva. A consegnare i fiori è stata una ragazza in sedia a rotelle che il Papa ha benedetto.

Il Papa si è fermato per un monumento di preghiera sul quel pezzo di strada dove è stato piazzato un medaglione di bronzo con scritto "Josef Puglisi Martirus", realizzato da una volontaria del centro Padre Nostro.

Il Pontefice quindi ha incontrato i fratelli del beato, Francesco e Gaetano, con loro anche Maurizio Artale, presidente del centro "Padre Nostro". E ha benedetto i progetti realizzati dal Centro per la costruzione di una piazza a Brancaccio e l'altro per la costruzione di un asilo nido. Francesco Puglisi, 72 anni, il fratello minore di don Pino, ha consegnato al Papa il libro che raccoglie le testimonianze dei familiari sul sacerdote, scritto da Fulvio Scaglione.

"Il Papa ci ha detto pregate per me. È stata un'emozione immensa, incredibile e indescrivibile", racconta Antonietta Piazza, 73 anni, che abita al piano terra della palazzina di piazza Anita Garibaldi. "Quando abbiamo saputo della visita del Papa, ci è stato chiesto se in questo palazzo ci fossero persone con disabilità per una benedizione - aggiunge la donna - e cosi abbiamo chiesto se potesse pregare e benedire la mia nipotina, che ha un problema di salute. Il Papa l'ha benedetta, e lei gli ha consegnato una letterina scritta per lui. Il Papa le ha detto brava".

A ricordare la figura di padre Puglisi, durante la celebrazione al Foto Italico, è stato l'arcivescovo Lorefice: "Il suo impegno, la sua testimonianza finale a Brancaccio sono germogliati da questa costante tensione a comprendere quanto succedeva attorno a lui alla luce del Vangelo. Uno sguardo luminoso che vogliamo far nostro davanti ai poteri che schiacciano l'uomo, alla mafia e a tutte le mafie, davanti alle ingiustizie del mondo che Palermo ha sperimentato nella sua carne quando ha visto uccidere uomini leali e coraggiosi, quando ha visto giungere nei nostri porti gli ultimi della Terra, in cerca di riscatto e di giustizia".

L'ultimo omaggio al beato Puglisi, Papa Francesco l'ha voluto testimoniare prima dell'incontro col clero, religiosi e seminaristi nella Cattedrale: il Pontefice si è fermato per alcuni istanti in preghiera sulla tomba di Puglisi, martire della mafia.

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