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Dispersione scolastica in Sicilia, le "radici" nella scuola d'infanzia: orario ridotto sotto accusa

La Sicilia si stacca dall’Italia fin dall’infanzia, fin dalle radici che nutrono l’apparato educativo e culturale destinato alla formazione dei giovani. Non a caso la dispersione scolastica rappresenta uno dei parametri che allontana la Sicilia dai confini europei. E il dato estrapolato dalla rivista Tuttoscuola, sulla base della mappatura del ministero dell’Istruzione, rivela la distanza abissale che divide la Sicilia dagli standard garantiti da altre regioni.

In Italia le sezioni di scuola dell’infanzia (sono 43 mila) con orario ridotto sono l’11%; in Sicilia più del 40%. A determinare questo grave scompenso formativo l’assenza del servizio di mensa. «È uno dei livelli più bassi dell’offerta educativa – scrivono gli esperti d Tuttoscuola che oggi presenteranno il dossier – proprio a causa del minor tempo scolastico di cui fruiscono migliaia di bambini siciliani».

Drammatici i dati di Palermo e Catania, dove le sezioni di scuola dell’infanzia a orario ridotto sono rispettivamente il 68,6% e il 64,4%. Ma ci sono anche oasi felici come Enna, dove solo 0,5% delle sezioni è ancora fermo all’orario ridotto, Ragusa (1,1%), Siracusa (1,4%), Caltanissetta (11,3 - media nazionale). Poi la forbice si allarga con Messina (22,7%), Agrigento (24,2%) e Trapani (40%).

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