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Cure e assistenza ai bambini prematuri: a Messina la stele della Madonnina illuminata di viola

Attendere una vita pregustando la gioia e l’emozione di stringere fra le braccia quella piccola creatura indifesa, un sogno che per molti genitori rischia d’infrangersi quando, per il bambino nato pretermine, si “spalancano le porte” della terapia intensiva neonatale.

Ogni anno, in Italia, il 7% delle nascite avviene prima della 37ma settimana di gestazione e questo comporta delle difficoltà di adattamento da parte del neonato e un maggior rischio di andare incontro a complicanze se la nascita è stata precoce.

Il 17 novembre 2008, come riporta la Gazzetta del Sud in edicola, è stata istituita la Giornata mondiale della prematurità e, il 21 dicembre 2010, il Senato approvava la Carta dei diritti del bambino nato prematuro in dieci articoli, per “rivendicare” i diritti inalienabili di un soggetto che, sebbene nato prima del tempo, è una persona bisognosa di assistenza, cure e della vicinanza dei genitori.

A Messina, l’iniziativa è stata promossa dall’associazione il Bucaneve onlus, con l’equipe delle Unità operative di Patologia e Terapia intensiva neonatale, diretta da Eloisa Gitto, e di Neonatologia, diretta dal dott. Alessandro Arco, già responsabile del programma di follow up per i nati pretermine. Un gesto d’amore che va ben oltre la filantropia che sintetizza la mission della rete famiglia-ospedale che il Policlinico con le volontarie e il personale sanitario porta avanti da tempo, quello vissuto nella cappella S. Barbara della Marina militare e suggellato dall’illuminazione viola della stele della Madonnina.

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