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Droga e armi dalla Calabria a Messina, 8 condanne in appello

Palazzo Piacentino

Quattro riduzioni di pena e quattro conferme, a conclusione del processo d’appello per uno dei tronconi dell’operazione “Doppia sponda”. Ovvero i flussi di droga da Catania e dalla Piana di Gioia Tauro che arrivavano in città per soddisfare le richieste di “piazze” cittadine, quali Fondo Fucile, Mangialupi e il rione Taormina. In questo caso si trattava degli otto giudizi abbreviati decisi in primo grado nel settembre del 2017 dal gup Simona Finocchiaro. Nel processo d’appello erano coinvolti Maurizio Calabrò, Filippo Iannelli, Massimo Raffa Laddea, Samuele Zocco, Giovanni Domenico Neroni, Sebastiano Sardo, Antonino Pandolfino e Rocco Lanfranchi.

In quattro hanno registrato riduzioni di pena con questo esito finale di condanna: Filippo Iannelli, 3 anni, un mese e 10 giorni di reclusione più una multa di 8000 euro (in appello è stato assolto dal reato associativo con la formula «per non aver commesso il fatto»); Antonino Pandolfino, 5 anni, 4 mesi e 180 euro; Rocco Lanfranchi, 2 anni, 4 mesi e 180 euro; Samuele Zocco, 4 anni, 3 mesi e 120 euro. Hanno invece registrato la conferma integrale delle condanne inflitte in primo grado Neroni, Raffa Laddea, Sardo e Calabrò.

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