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Agromafia, il presidente di Coldiretti Catania: così perdiamo 2000 euro al giorno

Il presidente di Coldiretti Catania con i suoi alberi di mango

La criminalità torna alla terra. Stando agli ultimi dati il giro d’affari illegale legato al comparto agricolo e alla filiera del cibo ammonta a quasi 22 miliardi. Una cifra astronomica che parte dai piccoli furti e finisce alle truffe e alla gestione dei terreni di grande valore.

Ne abbiamo parlato con Andrea Passanisi, giovane imprenditore e presidente di Coldiretti Catania. A lui, come ad altri imprenditori della zona fra Giarre, Acireale e Fiumefreddo hanno rubato parte del raccolto, quello legato ai frutti tropicali: mango, avocado e passion fruit.

“I furti nelle tenute non sono una cosa nuova - racconta - e si muovono in base alle stagioni. Insieme al gruppo di imprenditori con cui lavoro abbiamo stimato una perdita che si avvicina al 50 per cento del raccolto legato al mango. Tutto questo in un paio di mesi a partire da fine agosto. Una perdita che in termini economici si aggira tra i due e i tremila euro al giorno”.

Non ci bastano i danni del maltempo a mettere dunque in crisi il comparto, anche le le cose stanno cambiando in meglio.

Il cambiamento è in atto - continua Passanisi - grazie al nostro lavoro non facciamo solo impresa e agricoltura ma raccontiamo la storia della nostra terra e diventiamo volano per una comunicazione che guarda al turismo e a tutto ciò che si lega al territorio. Ecco perché subiamo anche un danno morale dai furti. Perché lavoriamo per la nostra terra in senso lato e non solo diretto”.

Secondo quanto riferito dal presidente di Coldiretti Catania, in circa un anno sono già una quarantina le denunce di furto all’interno dei terreni. Come fare a contrastare il fenomeno, allora? “Le regole sono poche e chiare. Mai fidarsi di prezzi troppo bassi e cercare di acquistare seguendo una filiera virtuosa”.

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