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Messina, abusi sulla nipote: lo zio respinge le accuse

Il carcere di Gazzi

«Nessun abuso». Il trentenne rinchiuso in carcere per la vicenda delle violenze sessuali sulla nipotina, che adesso ha 15 anni, ha contestato le accuse mosse dalla Procura e contenute nell’ordinanza di custodia cautelare eseguita nei giorni scorsi dalla Squadra mobile della Questura di Messina.

Accompagnato dai suoi difensori, gli avvocati Giuseppe Irrera e Dario Cocivera, l’uomo ha risposto alle domande del gip Salvatore Mastroeni, ma ha ricostruito i fatti diversamente da quelli venuti a galla. Sostanzialmente, nel corso dell’interrogatorio di garanzia durato circa mezz’ora, ha riferito che a puntare l’indice nei suoi confronti è stata la nonna materna della ragazzina, che spinta da forti rancori familiari ha deciso di sporgere denuncia.

Anche il trentottenne fratello dell’arrestato e padre della ragazzina, che avrebbe picchiato la stessa vittima (ma che è indagato per analoghe condotte ai danni della moglie), non si è sottratto al confronto col giudice. Difeso dall’avvocato Piero Luccisano, anch’egli ha respinto gli addebiti.

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