Abusi sessuali su una bimba di dodici anni, una mattina d’estate, sulla spiaggia di Mili Marina. È questa l’accusa che ha portato ieri alla condanna del ventisettenne messinese Marco Bombara, attualmente agli arresti domiciliari, decisa in regime di giudizio abbreviato dal gup Maria Militello. Il giudice gli ha inflitto 2 anni e 8 mesi di reclusione.
L’accusa, il pm Annalisa Arena, aveva chiesto una pena più pesante, 4 anni. A carico dell’uomo, che è stato assistito dal difensore nominato d’ufficio, l’avvocato Fabrizio Ferraro, il gup ha deciso anche un risarcimento di cinquemila euro a favore della parte civile, i familiari della bimba, che sono assistiti dal loro legale di fiducia, l’avvocato Salvatore Carroccio.
Il giudice ha disposto anche l’invio degli atti al pm per l’eventuale individuazione di ulteriori profili penali. Bombara è stato poi interdetto in perpetuo dai pubblici uffici, e per un anno non potrà avvicinarsi a luoghi frequentati da adolescenti.
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