Il procuratore aggiunto di Roma Paolo Ielo non ha ancora chiuso il cerchio. Ed ha chiesto altri sei mesi di indagini che il gip ha concesso. Ielo è titolare di un maxiprocedimento, che si collega con le inchieste della procura di Messina, nel quale al momento figurano 31 indagati.
Nelle carte del procuratore ci sono gli episodi di corruzione in atti giudiziari per “pilotare” sentenze nell'ambito della giustizia amministrativa che sono stati messi insieme grazie alle dichiarazioni di Piero Amara. L'avvocato sarebbe stato il regista della rete che puntava a orientare le sentenze: al Tar, al Cga, al Consiglio di Stato. Tra le persone coinvolte sembra ci siano Nicola Russo, l'ex ministro Francesco Saverio Romano accusato di rivelazione del segreto d'ufficio, l'ex governatore della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo, l'imprenditore Ezio Bigotti e l'avvocato Giuseppe Calafiore.
L'articolo completo nell'edizione odierna di Messina della Gazzetta del Sud.
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