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Zona Falcata di Messina, dopo il vertice in Prefettura attesi gli sgomberi

Zona falcata, si fa sul serio

Lo sgombero di tutti gli immobili occupati abusivamente nel cuore della Falce, a partire dalla Real Cittadella. La pianificazione di una serie di interventi di risistemazione delle aree, nell’attesa dei programmi futuri legati indissolubilmente al nuovo Piano regolatore del porto che dovrebbe tornare a breve da Palermo (e finalmente approvato) e all’attuazione del Patto per la Falce. Sono le due azioni che Autorità portuale, Comune e Regione siciliana, su “input” della Prefettura, sono chiamati a realizzare nelle prossime settimane.

E non c’è da aspettare più la manna dal cielo, non ci sono giustificazioni che tengono, non ci sono soluzioni da rinviare “sine die”. È il momento in cui la città può e deve riappropriarsi della sua porzione di territorio più preziosa, finora lasciata nel più completo degrado e abbandono.

Il vertice tenuto nei giorni scorsi a Palazzo del Governo dal prefetto, la dottoressa Maria Carmela Librizzi, ha messo un punto fermo: le istituzioni, tutte (nessuna esclusa, tanto per ribadire il concetto) devono fare ciascuna la propria parte per liberare, nell’immediato, i resti dell’imponente fortezza secentesca in riva allo Stretto dalle occupazioni abusive che si protraggono ormai da decenni.

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