Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Quattro sigle antiracket del messinese sconfessano la Fai e Tano Grasso

I rappresentanti delle associazioni antiracket che hanno lasciato la Fai

Si spacca ufficialmente il movimento antiracket in provincia di Messina. Il nucleo fondante delle associazioni del territorio messinese, quelle di Sant'Agata Militello, Patti, Barcellona e Milazzo, ha infatti detto addio alla federazione nazionale delle associazioni “Fai antiracket” per sposare il progetto di “Sos impresa - rete per la legalità”.

Una scissione di portata storica, dunque, per la Fai che perde così alcune delle realtà che hanno rappresentato la culla dell'intero movimento antiracket ad inizio anni '90, nel pieno del periodo di piombo della guerra del pizzo e degli attentati sui Nebrodi, come a Sant'Agata Militello dove l'Acis, all'epoca dei negozi bruciati e delle bombe nel centro città tra il 1991 e il 1992, fu promotrice della mobilitazione, sulla scia della neonata associazione di Capo d'Orlando (quest'ultima estranea all'odierna separazione e rimasta allineata alla Fai, ndc) in un territorio teatro della prima ribellione degli imprenditori e dei commercianti, culminata nelle costituzioni e nelle testimonianze al maxi processo chiuso a fine 1991 con le condanne agli estorsori dei clan tortoriciani.

La scissione sancisce dunque il punto di non ritorno di contrasti e spaccature sempre più profonde e ben note agli addetti ai lavori ormai da diverso tempo.

Leggi l’articolo completo su Gazzetta del Sud – edizione Messina in edicola oggi.

Persone:

Caricamento commenti

Commenta la notizia