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Inchiesta di mafia a Favignana, revocati domiciliari a ex assessore del Comune di Trapani

E’ stata revocata ogni misura cautelare per l’ex assessore del comune di Trapani, arrestata nell’ambito del blitz Scrigno. Si tratta di Ivana Inferrera finita in carcere lo scorso 5 marzo su richiesta della Dda di Palermo assieme ai fratelli Francesco e Pietro Virga, ritenuti a capo della mafia di Trapani, e Paolo Ruggirello, ex deputato all’Ars. L’inchiesta era stata condotta dall’aggiunto Paolo Guido e dai sostituti Gianluca De Leo e Claudio Camilleri.

La donna - difesa dall’avvocato Donatella Buscaino - era stata trasferita ai domiciliari già in seguito all’interrogatorio di garanzia ma adesso il Tribunale del Riesame ha revocato anche questa misura, tornando in libertà. Resta in carcere invece il marito Ninni D’Aguanno.

L’ex assessore - adesso direttrice del Museo Torre Ligny- si era candidata alle elezioni regionali del novembre 2017 non riuscendo però a essere eletta .Nell’operazione antimafia è stato arrestato anche il marito, Ninni D’Aguanno (per cui è stata respinta la richiesta di scarcerazione) perchè i due «accettavano la promessa di procurare voti, mediante le modalità mafiose, da parte dei fratelli Virga, in cambio di somme di denaro (almeno 2000 euro) con le quali acquistare le preferenze e promesse di assunzione di manodopera». Intanto il Tribunale del Riesame ha revocato gli arresti in carcere a anche per il marsalese Vincenzo Ferrara che adesso si trova ai domiciliari.

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