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Centro Nemo a Messina, la replica di Università e Policlinico all'atto ispettivo dei 5stelle

Policlinico di Messina

Università e Policlinico di Messina replicano all'atto ispettivo all'attenzione dei Ministeri della Salute e della Pubblica Amministrazione da 18 senatori del Movimento 5 Stelle, chiarendo i contorni legati alla nascita del Centro Nemo Sud così come delle convenzioni che disciplinano i rapporti tra la struttura e l'Azienda ospedaliera.

«Non risulta che nel luglio del 2009 i vertici aziendali abbiano provveduto ad azzerare i 18 posti letto della riabilitazione aziendale - spiegano il rettore Salvatore Cuzzocrea e il commissario straordinario dell'Aou Giuseppe Laganga -. L'esigenza di introdurre all'interno dell'Azienda un modello virtuoso, già operativo a Milano al Niguarda, che garantisse la continuità terapeutica e riabilitativa in unità ad alta complessità assistenziale dei pazienti con gravi disabilità neuromotorie, quali la Sla, la Sma e le distrofie muscolari, nasce da una valutazione autonoma rispetto all'assetto organizzativo e dalla convinzione che si potesse replicare a Messina un modello capace di abbattere la mobilità passiva».

Pertanto, nel 2012, è stata costituita “Aurora” Onlus per iniziativa dell'Università, della Fondazione Telethon, dell'Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare, dell'Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica. «Tale Fondazione - proseguono Cuzzocrea e Laganga - non rappresenta un'esternalizzazione delle prestazioni, bensì un'integrazione del setting all'interno di Neurologia e Malattie Neuromuscolari. Quello che è stato realizzato, quindi, è un servizio per il quale il Policlinico eroga prestazioni assistenziali riabilitative puntualmente tracciate e verificate, ricevendo da parte dell'Assessorato regionale alla Salute i ricavi per dette prestazioni».

L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud - edizione di Messina in edicola. 

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