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La benedizione delle Palme a Messina, mons. Accolla: "Ritrovare una spiritualità rigorosa"

Al di là del simbolismo che rischia di svilire il senso di quello che è un “momento di gioia da condividere nel servizio della carità ai fratelli più poveri, sofferenti nel corpo e nello spirito”, è importante vivere questo tempo forte “riconciliandoci con noi stessi e con gli altri, lontano da ogni forma di autoreferenzialismo o idolatria, nel tentativo di ritrovare una spiritualità rigorosa ma concreta”.

Un messaggio forte quello lanciato stamattina da mons. Accolla ai tanti messinesi che, nonostante la pioggia battente, erano presenti in Cattedrale per il rito della benedizione delle Palme. Non è mancato un richiamo alla responsabilità delle classi politiche, che “spesso guardano con molta attenzione ai bilanci ma non alle persone” e a “quanti soffrono a causa delle disabilità o per la mancanza di quei servizi - come i tagli nella formazione o nella sanità - che una nazione libera dovrebbe fornire come segno di democrazia.

Alla celebrazione, animata dalla Cappella musicale della Cattedrale diretta da don Giovanni Lombardo e accompagnata all’organo Tamburini da Stefania La Manna, erano presenti il rettore don Alessandro Lo Nardo con la comunità dei giovani del Seminario, il delegato arcivescovile della Cattedrale mons. Giuseppe La Speme, la confraternita del SS. Crocifisso e i volontari del Nucleo diocesano di Protezione Civile.

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