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Pulire il mare da plastica e rifiuti, a Messina ci pensano i pescatori subacquei

Plastica nel mare

Chi meglio di una creatura acquatica come il pescatore subacqueo può essere custode e difensore del mare? Una passione si trasforma nel desiderio di tutelare le spiagge e diventa un movimento che dai social network si sposta sulle coste, per provare a dare un piccolo contributo alla loro salvaguardia.

L'hashtag “#pescasub_plastic_free” nasce dalla voglia di alcuni dei principali gruppi Facebook a tema pesca subacquea e apnea di impegnarsi nella campagna contro l'inquinamento da microplastiche che sta affliggendo i nostri mari. «Ma non solo, il movimento ritiene che sia giunto il momento che l'opinione pubblica sappia che il vero pescatore subacqueo è un amante ed un difensore del mare, capace di selezionare il pesce che cattura, solo pesce adulto e non più di uno per specie nel periodo riproduttivo, diversamente dallo scempio indiscriminato operato da taluni pescatori industriali ed è sempre attento a portare via immondizia ogni volta che esce dall'acqua - spiega Pietro Lanzafame, creatore del gruppo “Pescasub e apnea, luoghi e racconti” che conta quasi 2400 membri da tutta Italia e dall'estero e che ha promosso per domenica 28 aprile l'evento “Pescasub_plastic_free a Messina” - quando vado a pescare, raccolgo sempre un po' di plastica e la porto via dall'acqua». Parte da questo piccolo gesto e dalla consapevolezza che ognuno può fare qualcosa, l'iniziativa promossa per domenica, l'unica in Sicilia per questa stagione, rivolta non solo agli appassionati di pesca subacquea ma a giovani, bambini, famiglie, per riempire la spiaggia di gente e svuotarla di plastica.

Leggi la versione integrale dell’articolo su Gazzetta del Sud – edizione Messina in edicola oggi.

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