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Stop alle costruzioni a Messina, Mondello "E' un atto dovuto, nel nuovo prg ridotto consumo di suolo"

Nel dibattito e nelle polemiche scaturite dalla nota dei due dirigenti regionali dell'Ambiente e dell'Urbanistica, relativa alle vicende del Piano regolatore generale di Messina e delle nuove possibili speculazioni edilizie nelle Zone a protezione speciale si inserisce anche l'assessore comunale alle Politiche del territorio Salvatore Mondello, convocato oggi in commissione.  Mondello spiega che «Non c'è alcuna ragione per fare allarmismo. Messina non è, al momento, in una situazione di caos urbanistico, il nostro territorio presenta una grande quantità di vincoli, tra Zps, Siti di interesse comunitario, Piana paesaggistico, Rete Natura 2000, e questo ci dà già garanzie sufficienti per scongiurare assalti al territorio. Noi vogliamo la ripresa dell'economia ma certamente non la devastazione edilizia delle colline che, purtroppo, è già avvenuta nei decenni scorsi».

"Che senso avrebbe avuto portare avanti una Variante di salvaguardia, quando nostra intenzione dichiarata è di dar seguito all'iter avviato dalla stessa Giunta Accorinti con lo schema di massima del nuovo Prg? Il lavoro fatto dal prof. Carlo Gasparrini, esperto per il Prg nominato da Accorinti, è stato apprezzabile". Il vicesindaco si dice d'accordo, dunque, con l'impostazione di un Piano con ridottissimo consumo di suolo, dove le nuove edificazioni non siano più aggressione alle colline o ai litorali, ma esempi di vera e propria rigenerazione urbana. «Gli interventi nelle aree di risanamento - spiega Mondello - costituiscono il nucleo essenziale del nuovo Piano regolatore. Quelle aree che resteranno vuote, una volta completato lo sbaraccamento, diventeranno il simbolo di una città che ricostruisce il suo tessuto socio-economico e urbanistico sulla base di uno sviluppo sostenibile. Noi ci crediamo ed è in questa direzione che ci stiamo muovendo».

E sulla nota con cui i dirigenti regionali "stoppano" i nuovi piani edificatori spiega «Ci invitano a procedere con l'immediata revisione dello strumento urbanistico - conclude il vicesindaco - ed è quello che stiamo facendo, portando avanti il nuovo Piano regolatore generale della città di Messina».

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