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Emergenza capodogli in Sicilia, esemplare morto a Stromboli: è il quinto caso in una settimana

Foto archivio

La nuova emergenza in Sicilia riguarda i capodogli. Un altro esemplare, di circa 6 metri e in stato di decomposizione, è stato trovato a 4 miglia al largo di Stromboli, nelle Eolie: si tratta della quinta carcassa rinvenuta in Sicilia in appena una settimana.

«La quantità di plastica trovata nei capodogli non può giustificare la morte - sostiene Carmelo Isgrò del museo della fauna dell’università di Messina - La causa va cercata altrove: forse un’infezione o interazioni con i sonar». Fatto sta che in pochi giorni le coste siciliane hanno fatto da cimitero a cinque cetacei.

Il primo ritrovamento a Cefalù, lo scorso 17 maggio: una femmina di 6 metri e mezzo morta sulla spiaggia e con lo stomaco pieno di plastica. Poco dopo, a Palermo, la scoperta di un secondo esemplare spiaggiato: un'altra femmina, anch'essa con del materiale plastico all'interno ma non in quantità tale da giustificarne la morte.

Nel Messinese, sulla spiaggia di Capo Calavà a Gioiosa Marea, è stato invece trovato un esemplare maschio: nel suo caso non vi era però traccia di plastica all'interno della pancia ed è ancora mistero su cosa possa averne causato il decesso.

Al largo di Favignana, nel Trapanese, il quarto capodoglio avvistato: un esemplare di 7 metri in avanzato stato di decomposizione. Oggi il quinto caso vicino all'isola di Stromboli, l'ultima di una serie di morti a cui al momento non si riesce a dare una spiegazione convincente.

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