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Tredicenne costretta a prostituirsi dalla madre nel Ragusano, il pm: "Tutti sapevano ma tacevano"

«Tutti sapevano che la piccola andava con i colleghi di lavoro ed invece di denunciare anche anonimamente si giravano dall’altra parte o peggio la cercavano per avere anche loro rapporti sessuali. Tutti sapevano, ma nessuno parlava».

Lo sottolinea la procura distrettuale di Catania nella nota emessa sul caso della 13enne che la madre faceva prostituire nelle campagne del Ragusano.

La donna e 4 'clienti' sono stati fermati della squadra mobile della questura di Ragusa nell’ambito dell’operazione 'Greenhouse'.

La madre è indagata per favoreggiamento della prostituzione e i quattro uomini per violenza sessuale anche se «non hanno coartato la piccola fisicamente».

Questo perché, spiega la procura, «il legislatore ha voluto proteggere i minori di 14» che «non possono autodeterminarsi nel voler consumare un rapporto sessuale, non avendo ancora raggiunto quel grado di maturità».

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