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Droni in volo sullo Stromboli, scoperti 15 crateri attivi sul vulcano

Rilievi aerei, effettuati dall’Ingv, con l’ausilio di droni, nell’area sommitale dello Stromboli, hanno permesso di verificare, dopo le due esplosioni parossistiche, l’attuale conformazione dell’area craterica.

Secondo i dati diffusi, attraverso le immagini effettuate dai droni, si riconoscono almeno sette bocche attive all’interno dell’area nord, otto quelle individuate nella centro-sud.

Intanto il vulcano - riporta la Gazzetta del Sud in edicola -mostra una attività ordinaria, persistente, di tipo stromboliano, da entrambe le aree crateriche, con una discontinua attività di spattering da entrambe le aree crateriche.

L’area più attiva è quella nord, dove si registrano una media di 30 eventi esplosivi l’ora, caratterizzati da emissione di materiale grossolano (lapilli e bombe). La bocca, che produce la maggior parte delle esplosioni è quella attiva nella parte meridionale dell’area nord. Nell’area centro sud, che ha una frequenza esplosiva media di 13 eventi l’ora, le esplosioni producono materiale fine, frammisto a grossolano che raggiunto altezze medio-alte (talvolta i prodotti hanno raggiunto i 200 metri di altezza).

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