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Messinesi chiamati "buddaci", esplode la polemica: ArcheoMe abbandona "Le vie dei Tesori"

Scoppia il caso... buddaci. Cosa è successo? Venti componenti di “ArcheoMe” annunciano che l'associazione non farà più parte dell'edizione 2019 de “Le Vie dei Tesori”. Il “casus belli” nasce da una frase definita «ingiuriosa», che ritroviamo sulla locandina dell'evento alla voce “16-Palazzo Zanca”.

La frase contestata?: «Sulla facciata, i buddaci, i pesci col cui nome sono chiamati i messinesi». Si scatena l'inferno. Ad alimentare ulteriormente la discussione, il post del cultore di storia patria, Nino Principato, il quale precisa che «i “delfini” realizzati da Antonio Bonfiglio su disegno di Zanca, non sono altro che “Serranus cabrilla”, detti “buddaci”, fatti realizzare per beffa ai messinesi perché, secondo la "''nciuria", hanno la bocca larga per parlare e vantarsi per poi non concludere niente».

Intanto il presidente dell’associazione Le Vie dei Tesori, Laura Anello, ha scritto una lettera all’associazione ArcheoMe, che gestisce le visite nel sito nell’ambito del Festival, in cui si duole per quanto accaduto. “Parte della mia famiglia è messinese. Il riferimento al termine 'buddace' ha assunto un significato spregiativo che mai avremmo voluto fare nostro – dice – lungi da noi disprezzare o dileggiare Messina e i suoi abitanti. Lungi da noi, siciliani come voi, che portiamo avanti con una fatica immane un progetto per affermare orgogliosamente un Sud orgoglioso dei suoi tesori e della sua identità culturale”. Il testo sul sito ufficiale è stato già corretto e presto verrà stampata la nuova edizione della brochure.

L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud - edizione di Messina in edicola. 

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