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Chiesto rinvio a giudizio del sindaco di Agrigento: "bilanci gonfiati" a Porto Empedocle

Lillo Firetto, sindaco di Agrigento

Il pm Chiara Bisso ha chiesto il rinvio a giudizio per il sindaco di Agrigento, nonché ex capo dell’amministrazione di Porto Empedocle, Lillo Firetto e per altri sei indagati. L’inchiesta è quella sui bilanci "gonfiati" al Comune di Porto Empedocle. Nella lista degli indagati - per i quali è stato chiesto il rinvio a giudizio - c'è anche l’ex responsabile dei Servizi finanziari del Municipio empedoclino Salvatore Alesci e 5 dei 6 revisori dei conti che si sono alternati fra il 2011 e il 2014: Francesco Maria Coppa, Rosetta Prato, Carmelo Presti, Enrico Fiannaca ed Ezio Veneziano.

Sono quattro le ipotesi di falso in atto pubblico che vengono contestate all’ex sindaco Firetto e si riferiscono alle attestazioni fatte nei bilanci che, secondo l'accusa, sarebbero stati «gonfiati» per fare in modo che venisse occultato un buco di circa 3 milioni di euro, evitando di incappare nelle sanzioni previste dalla legge per i Comuni che non rispettano il Patto di stabilità. L’udienza si terrà il 29 gennaio davanti al gup Alessandra Vella.

"La presunta violazione del Patto di stabilità è una contestazione identica, anche nelle virgole, a quella che i giudici della Corte dei conti hanno già chiarito con una sentenza ampiamente assolutoria e definitiva - ha commentato il sindaco di Agrigento Lillo Firetto - . Una sentenza che ha comportato anche il diritto al rimborso delle spese legali nei miei confronti e dell’allora dirigente degli Affari finanziari».

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