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Naufragio a Lampedusa, recuperati i corpi di cinque migranti

L'isola dei conigli a Lampedusa

Sono cinque (e non sette come si era appreso precedentemente) i cadaveri ritrovati fino ad ora, fra spiaggia e mare, dopo il naufragio di ieri sera ad un miglio dall'isola dei Conigli di Lampedusa. Tutto il personale della Guardia costiera e della Guardia di finanza di Lampedusa è mobilitato da ieri pomeriggio. Le ricerche sono meticolose e capillari e vengono effettuate tanto via mare quanto via terra.

La prima salma - si tratta di una donna - è stata recuperata a riva, a Cala Galera, dai militari della Guardia di Finanza. Anche il secondo cadavere è stato avvistato in spiaggia, ma le onde lo hanno trascinato di nuovo in mare. A ripescarlo è stata la motovedetta Cp300 della Guardia costiera di Lampedusa.

I primi cadaveri recuperati sono stati portati a braccia sul ripido e scosceso sentiero, di circa 4 chilometri, che collega Cala Galera con la strada. Le condizioni del mare, molto agitato (nella zona l'allerta meteo è "arancione") non consentono alle imbarcazioni della Guardia costiera di avvicinarsi a riva.

La Procura di Agrigento ha aperto un fascicolo d’inchiesta per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, naufragio e omicidio colposo plurimo. Già da ieri sera il procuratore aggiunto Salvatore Vella sta seguendo sistematicamente l’evolversi del caso e ha gestito prima la complessa macchina dei soccorsi dei naufraghi e oggi quella del recupero delle salme che fino ad ora sono sette.

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