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Fiumi di droga a Messina, condannato il gruppo Mangano di Contesse

Il gup di Messina Tiziana Leanza ha deciso 10 condanne, alcune piuttosto pesanti, e una assoluzione nel processo abbreviato dell’operazione antidroga «Sfizio», condotta dalla Guardia di finanza ad aprile scorso, che inchiodò il "gruppo" Mangano di Contesse, che si serviva anche di alcuni albanesi. La sentenza è arrivata intorno alle 14,30.

Accolte sostanzialmente le richieste del pubblico ministero Francesco Massara, che all'udienza scorsa aveva sollecitato pene dai 3 anni e mezzo ai 20 anni di reclusione. Associazione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacente e diversi episodi di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, le accuse contestate a vario titolo agli imputati.

Indagini della Guardia di finanza, cominciate con appostamenti presso una rosticceria del centro, permisero di scoprire un gruppo dedito allo spaccio di droga, in particolare marijuana, che si riforniva dello stupefacente in Calabria, Abruzzo e anche Emilia Romagna.

Le condanne: Giuseppe Aguì 5 anni, Mino Berlingeri 8 anni, Carlo Cafarella 4 anni e 6 mesi, Bektash Kalaj 5 anni e 4 mesi, Antonino Mangano 20 anni, Carmelo Mangano 9 anni e 4 mesi, Francesco Mangano 20 anni, Mario Alessandro Mangano 20 anni, Giovanni Ragusa 10 anni e 8 mesi, Hekuran Vangjelaj 4 anni.

Il gup ha poi assolto "per non aver commesso il fatto" Mario delle Rocche, vittima di un clamoroso errore di persona e finito a suo tempo tra le maglie dell'indagine.

Domani tutti i particolari sulla Gazzetta del Sud in edicola.

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