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L'apocalisse in 37 secondi, Messina ricorda il terremoto a 111 anni dal dramma

Erano le 5:20:27 di 111 anni fa. In quel momento l'apocalisse. Gli annali parlano di 120 mila morti e il 90 per cento degli edifici rasi al suolo dal terribile sisma che sconvolse Messina e Reggio Calabria all'alba del 28 dicembre 1908.

Un terremoto considerato uno degli eventi sismici più catastrofici del XX secolo. Il sisma, di magnitudo 7,1 , che danneggiò gravemente le città di Messina e Reggio Calabria nell'arco di soli 37 secondi. Metà della popolazione della città siciliana e un terzo di quella della città calabrese perse la vita.

Si tratta della più grave catastrofe naturale in Europa per numero di vittime, a memoria d'uomo, e del disastro naturale di maggiori dimensioni che abbia colpito il territorio italiano in tempi storici. Una catastrofe di cui la città dello Stretto porta ancora le ferite, con centinaia di persone che per generazioni hanno continuato a vivere nelle baracche "provvisorie".

Una serie di manifestazioni ricordano la terribile ricorrenza.

Stamattina, alle 5.21, “Una luce per ricordare” nelle case dei messinesi a cura del “Comitato Cittadino 100 Messinesi per Messina 2mila8”; alle 5.21, “Un suono per ricordare” sulle navi in porto ed in transito nello Stretto fischi con sirene di bordo, con la collaborazione della Capitaneria di Porto di Messina, RFI Divisione Navigazione e Compagnie di Navigazione.

Alle 9, al Gran Camposanto Monumentale, la deposizione di una corona di fiori, offerta dalla Città di Messina in memoria degli oltre 80mila morti, alla presenza del Sindaco Cateno de Luca, del Prefetto Maria Carmela Librizzi, del Vescovo Ausiliare dell’Arcidiocesi di Messina, Lipari e Santa Lucia del Mela Mons. Cesare Di Pietro, degli Assessori alla Protezione Civile Massimiliano Minutoli e alla Cultura Enzo Caruso, di istituzioni, associazioni, strutture operative della Protezione Civile e delle Forze Armate di stanza a Messina.

Alle 9.30, sempre al Gran Camposanto – dipartimento Cimiteri e Verde Pubblico, “28 dicembre 1908: viaggio nella memoria – l’iconografia del terremoto in mostra al Gran Camposanto”, visita guidata a cura di Dario De Pasquale; a seguire, visita guidata da Teresa Altamore all’interno del Cimitero Monumentale progettato dal grande architetto messinese Leone Savoja (1814 – 1885), con la presentazione di un percorso di restauro nella sezione 38.

Alle 11, a piazza Don Fano, omaggio floreale della Città di Messina davanti alla targa marmorea, inaugurata il 28 dicembre 2008, in occasione delle celebrazioni promosse per il Centenario del terremoto – maremoto del 1908, con la presentazione di una targa idea progetto “Piazza della Memoria”;

Alle 11.30, Comunità Elleniche dello Stretto, suffragio all’edicola votiva di San Nicola dei Greci, sulla via Garibaldi di fronte alla Prefettura, alla presenza di Daniele Macris, di Padre Cucinotta e Padre Amante.

Alle 12, a Largo della Marina Russa, presenti il Console onorario della Federazione russa Nanni Ricevuto ed il Governatore dell’Arciconfraternita dei Catalani Marco Grassi, la deposizione di una corona al Monumento dei Marinai Russi, dedicata alle vittime del terremoto con l’interventi di autorità civili, religiose e militari; alle 16, a piazza dell’Unità d’Italia, “Memorial Giuseppe Micheli”… L’Angelo della rinascita, ricordo ed omaggio floreale.

Alle 16.30, al Palacultura, nella Sala Palumbo, il convegno “Memorie e testimonianze del terremoto – maremoto di Messina del 1908”, con la proiezione del documentario “La Messina di una volta e che non c’è più”, a cura di Egidio Bernava, con gli inerventi di Dario Caroniti, su l’On. Giuseppe Micheli, di Mons. Cesare Di Pietro, su l’Arcivescovo Mons. Letterio D’Arrigo, di Giuseppe Rando, su Edoardo Boner, del sindaco Cateno De Luca e dell’assessore Caruso.

Alle 18, al Tempio San Francesco all’Immacolata, Santa Messa in suffragio delle vittime del terremoto – maremoto, presieduta da Mons. Giovanni Accolla, alla presenza di autorità civili, religiose e militari.

Alle 19.30, al Palacultura, nella sala espositiva all’ingresso principale, l’inaugurazione della mostra fotografica del Maestro Alinari su “Messina prima e dopo il disastro”, con la presentazione di Carmelo Micalizzi.

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