Il pubblico ministero Elenia Manno ha disposto l’autopsia sul corpo di Loredana Guida, la giornalista e insegnante di 44 anni morta, a causa di una malaria non diagnostica, nelle notte fra lunedì e martedì.
Il procuratore Luigi Patronaggio e il suo vice Salvatore Vella, che coordinano l’attività inquirente e hanno delegato i carabinieri per interrogare i familiari, hanno disposto gli accertamenti sulla salma (con la presenza di un infettivologo) in seguito alle denunce degli stessi che, assistiti dall’avvocato Daniela Posante, hanno denunciato ritardi e negligenze nell’operato dei medici del pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni di Dio.
Loredana Guida, dopo essere andata in ospedale con la febbre a 40, avrebbe comunicato ai medici di essere tornata da una vacanza in Nigeria. La circostanza, però, non avrebbe fatto scattare alcuna successiva indagine diagnostica specifica tanto che era tornata a casa, entrando in coma cinque giorni più tardi.
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