Lunedì 29 Aprile 2024

La Open Arms con 363 migranti a Pozzallo, Salvini: "Porti riaperti per gioia scafisti"

La nave Open Arms dell’omonima ong spagnola ha appena fatto ingresso nel porto di Pozzallo scortata da motovedette della Guardia di finanza e dalla Guardia costiera. La nave che trasporta 363 migranti appare inclinata di parecchi gradi sul lato sinistro dove sono stato fatti spostare i migranti per favorire le manovre di attracco. Al momento l’hot spot di Pozzallo è vuoto, sono stati tutti redistribuiti i migranti dagli sbarchi precedenti. Lunghe e scrupolose le prime visite a bordo di Open Arms effettuate dal team dell’Usmaf coordinato dal dottor Vincenzo Morello a bordo da oltre un’ora. Il primo dato che emerge è che nella nave vi sono 98 minori non accompagnati. Solo un migrante al momento è stato trasferito a Modica per accertamenti medici. In banchina medici e infermieri pronti a attivarsi e tra loro anche il direttore sanitario dell’Asp - azienda sanitaria provinciale di Ragusa, Raffaele Elia. «L'attenzione è alta, come sempre. Si procede a ritmi serrati, con procedure consolidate e standard. Come da prassi verifichiamo i paesi eventualmente attraversati negli ultimi 14 giorni per dirimere ogni di sospetto e va comunque detto che gran parte dei migranti ha sostato per mesi se non per anni in Libia prima della partenza». I 14 giorni sono i tempi indicati di incubazione del coronavirus. Le procedure sono seguite con grande scrupolo. «Clima sereno - aggiunge Elia - ci sono tre controlli sanitari prima che i migranti entrino all’hot spot: il primo dell’Usmaf a bordo della nave e i successivi in banchina e prima dell’ingresso all’hot spot con due equipe coordinate dai medici dell’Asp Carmelo Scarso e Carmelo Lauretta». «Mentre io al governo lavoravo per bloccare gli sbarchi, salvare vite e difendere il mio Paese, Pd e compagni hanno riaperto porti e portoni, per la gioia di scafisti e trafficanti. Sbarchi nel 2020 aumentati del 700%, pazzesco. Non mi spaventano minacce e processi, torneremo al governo per proteggere l’Italia e i nostri figli». Lo dice Matteo Salvini, commentando lo sbarco di 363 immigrati a Pozzallo.

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