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Costa messinese scandagliata dal cielo, si cerca la pista giusta sui 3 sub morti

La costa di Capo d'Orlando

Prosegue l’attività di controllo e ricerca nello specchio di costa tirrenica da parte della guardia costiera, nell’ambito delle indagini coordinate dalla Procura di Patti e da altre 4 procure siciliane che stanno operando sinergicamente, per ricostruire le vicende legate ai ritrovamenti dei tre cadaveri recuperati nel mese di gennaio sulle spiagge tra Cefalù, Castel di Tusa e Trabia ed all’imponente quantitativo di droga spiaggiato, sempre a gennaio, in cinque diverse località dell’isola, sulle spiagge di Marsala, Castelvetrano, Capo d’Orlando, San Leone e Realmonte.

Ieri un elicottero del 2° nucleo aereo della guardia costiera di Catania ha perlustrato la costa tirrenica da Patti sino a Trapani, battendo sotto costa circa 270 miglia ad una altezza compresa tra i 300 e 500 piedi.

Le ricerche - ricostruisce la Gazzetta del Sud in edicola - si sono concentrate sulla possibilità che il mare particolarmente tempestoso degli ultimi giorni potesse aver rigettato sul litorale qualche altro elemento utile ai fini dell’indagine, ma anche ieri, come già in precedenti operazioni analoghe nelle scorse settimane, l’attività non ha fornito riscontri significativi. Verifiche ancora in corso, invece, riguardo la provenienza del piccolo scafo, circa tre metri, che i marosi avevano scaraventato mercoledì sulla spiaggia antistante al lungomare Luigi Rizzo a Brolo.

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