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Coronavirus, Musumeci: "In Sicilia la macchina finora ha funzionato bene, stop speculazioni"

Il presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci

«Le scelte devastanti sono quelle di Israele o quelle del governo italiano che blocca i voli per la Cina e non certamente quelle del presidente della Regione siciliana che dice ai turisti delle zone gialle di rimandare di qualche giorno la vacanza in Sicilia». Lo dice in una diretta Facebook il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, ribadendo quanto affermato ieri riferendosi al coronavirus. E rivolgendosi agli operatori turistici che lo hanno criticato, Musumeci replica: «Ma pensate che siamo cosi sprovveduti? Noi puntiamo sulla stagione turistica, ma se qui ci scappa il morto ce ne possiamo andare tutti».

"Vi devo dire con molta serenità che l'apparato della sanità nella nostra Isola e il dipartimento di Protezione civile, il volontariato, tutti hanno fatto il proprio dovere con grande spirito di partecipazione e senso di responsabilità. La macchina finora ha funzionato e ha funzionato bene", ha detto Musumeci.

"Smettete di fare speculazione, lo dico anche ai politici - aggiunge - Smettetela di fare il tiro al piccione, siamo seri. Tacete. Lasciatemi lavorare. Dobbiamo puntare a una seria stagione turistica. La prudenza di oggi ci consente di andare all’incasso fra qualche mese quando inizia la stagione turistica. Per questo nei prossimi giorni vorrò incontrare il ministro dell’Economia per capire cosa fa per le imprese che stanno subendo danni».

Musumeci ha ribadito che «i turisti e le comitive organizzate che arrivano da una zona dove c'è emergenza hanno il dovere di contattare le strutture sanitarie, dunque se non hanno organizzato le gite rimandino di qualche settimana, anche perché tra 3-4 settimane questo triste fenomeno sarà solo un ricordo. Ancora siamo in bassa stagione».

«Il problema non è se arrivano oggi 10mila turisti - ha proseguito il governatore - ma se arrivano da zone contagiate e determinano una contaminazione che ci porta nelle prime pagine dei giornali, così certo che noi abbiamo perso la stagione turistica per tutto l’anno, perché la Sicilia non sarà più sicura».

E ancora: «Oggi sono tornato da Roma e nell’aeroporto di Catania c'erano gli operatori che controllavano la temperatura; perché non c'erano tutti i giorni? La verità è che noi in questo momento dobbiamo coniugare due esigenze che possono apparire in contrasto: evitare il diffondersi del virus ed evitare che la Sicilia appaia un deserto».

«Per questo ho detto andiamo avanti secondo normalità, la vita non si ferma, prudenza non paura, non chiudersi in casa, soprattutto dove non ci sono casi di particolare motivo di allarme - ha insistito - Noi non abbiamo chiuso tutte le scuole della Sicilia, l’hanno fatto altri colleghi in Italia. Noi abbiamo seguito il protocollo nazionale, chiudendo le scuole avremmo dato un segnale negativo. Niente allarmismo quindi, deve passare all’estero e nel resto d’Italia il messaggio che la Sicilia è una regione sicura. Non abbiamo chiuso nulla».

«Oggi ho firmato la disposizione secondo la quale il primo marzo tutti gli spazi museali regionali saranno aperti, diamo così la netta sensazione
che in Sicilia non c'è il coprifuoco», ha concluso Musumeci ricordando che invece il ministro dei Beni culturali Franceschini proprio per il 1 marzo ha disposto la chiusura degli spazi culturali controllati dallo Stato".

 

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