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Coronavirus, a Barcellona Pozzo di Gotto un ospedale dedicato ai contagiati

Ruggero Razza

«A Messina per l’emergenza Covid 19 ci sono posti letto dedicati perché stiamo realizzando un Covid Hospital a Barcellona Pozzo di Gotto e ci sono posti letto di terapia intensiva in diverse aziende sanitarie grazie allo sforzo che stanno facendo in modo particolare al Policlinico». Lo dice l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, agli imbarcaderi della Caronte & Tourist a Messina dove
sono controllate da personale medico, polizia e forestali le persone provenienti dal Nord.

«Non esiste Messina, Catania o Palermo - prosegue Razza - esiste il sistema sanitario della nostra regione che è una rete unica e deve essere adeguata a ogni esigenza locale».

Due malati di coronavirus di Bergamo sono stati trasferiti in Sicilia per essere curati. Lo ha confermato l’assessore alla Sanità della Regione Siciliana, Ruggiero Razza. «L'Italia - ha detto nel corso di un punto stampa a Messina - è una e indivisibile. Questo è un segnale che alla Sicilia è stato chiesto e che non ha avuto nessuna difficoltà a dare. Ovviamente quello che chiediamo allo Stato è una distribuzione celere e immediata dei dispositivi di protezione individuale per i medici, che ci consenta di poter fare lavorare tutti in sicurezza, e la equa redistribuzione dei ventilatori per aumentare i nostri reparti di rianimazione».

«Ci saremmo aspettati probabilmente - ha detto- qualche controllo in più, lo invochiamo da mesi, ora si capisce perchè il presidente della Regione parlava della necessità di intensificare i controlli nei porti, negli aeroporti e nelle ferrovie». Lo ha detto l’assessore regionale siciliano alla sanità, Ruggiero Razza, nel corso di un punto stampa a Messina, passaggio obbligato per chi arriva dal nord. «Oggi qui - ha aggiunto - c'è il personale del corpo forestale della Regione, ci sono medici del sistema sanitario regionale, c'è la necessità di fare comprendere a tutti che chi arriva in Sicilia deve andare a casa e avvisare l’autorità sanitaria a questo sta servendo il filtro che è in atto». «Nelle prossime ore anche con le autorità dello Stato verificheremo quale altre iniziative devono essere assunte», ha proseguito riferendo che il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha avuto «interlocuzioni» con il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia, e con quella dei Trasporti, Paola De Micheli.

«Quello che ci conforta su questi rientri è che se trentamila cittadini hanno voluto registrarsi è perché intendono rispettare le regole. Dopo il 3 aprile vedremo quali sono stati i primi effetti di questo rigore». Lo dice l'assessore regionale siciliano alla Salute, Ruggero Razza, agli mbarcaderi della Caronte & Tourist, a Messina, dove sono controllate da personale medico, polizia e forestali le persone provenienti dal Nord.  «Le misure di pubblica sicurezza competono allo Stato - prosegue Razza - e il dialogo tra la Regione e lo Stato è molto intenso anche in queste ore. Facciamo appello ai cittadini: chi deve ritornare in Sicilia lo faccia solo se indispensabile. Se non ci sono ragioni di indispensabilità, già ora il decreto del Presidente del consiglio dei ministri obbliga alla permanenza presso il proprio domicilio».

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