Domenica 28 Aprile 2024

Morte per Coronavirus, a Enna e Ragusa si indaga per epidemia colposa

L'ospedale Umberto I di Enna

La magistratura di Enna ha aperto un fascicolo di indagine per l’ipotesi di epidemia colposa. L’inchiesta, confermata dal procuratore capo di Enna, Massimo Palmeri, riguarda l’eventuale negligenza dei medici dell’Umberto I della città siciliana, che disposero il trasferimento di una paziente con sintomi da Coronavirus all’ospedale Chiello di Piazza Armerina senza effettuare il tampone. La donna è poi deceduta al Chiello. Anche una infermiera caposala presso l’ospedale di Modica è indagata per epidemia colposa. «Abbiamo aperto un fascicolo di indagine nei suoi confronti ai sensi dell’articolo 452 del codice penale. Le indagini per verificare se il comportamento della stessa abbia avuto altre conseguenze sono state affidate alla Guardia di finanza di Ragusa», afferma il procuratore capo di Ragusa, Fabio D’Anna che qualche giorno fa aveva preannunciato all’AGI il 'pugno duro' su eventuali negligenze nella battaglia per il contenimento dell’epidemia da coronavirus. «A maggior ragione ora, come sempre - aveva dichiarato a suo tempo il capo della Procura iblea - non è ammessa l’ignoranza delle norme o la voluta e colpevole sottovalutazione delle stesse». I fatti risalgono al 19 marzo quando l’Asp, venuta a conoscenza che la caposala era risultata positiva, aveva chiuso il Laboratorio analisi presso l’ospedale di Modica per procedere alla sanificazione degli ambienti prima di riaprirli. Da quel giorno era scattata la rete dei controlli preventivi su contatti e pazienti. Il comportamento della donna aveva sollevato delle perplessità in merito alle sue stesse condizioni di salute. L’indagine mira a chiarire se la donna avesse o meno manifestato sintomi sospetti mentre ancora era in servizio.

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