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Donna uccisa nel Palermitano e trovata senza testa, arrestati la nipote e due sicari

Investigatori sul luogo dove è stato ritrovato il cadavere di Angela Maria Corona

I carabinieri hanno dato esecuzione, ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Termini Imerese nei confronti di tre persone ritenute responsabili, in concorso morale e materiale tra loro, dell'omicidio di Angela Maria Corona, 48 anni, e del successivo occultamento del cadavere.

Gli arrestati sono la nipote della vittima, Maria Francesca Castronovo, di 39 anni, e due extracomunitari che la donna avrebbe assoldato per uccidere la zia: Guy Morel Diehi, ivoriano di 23 anni, e Toumani Soukouna, maliano di 28 anni. L'uccisione, secondo quanto ricostruito dai carabinieri della compagnia di Bagheria, sarebbe avvenuto martedì 14 aprile. La donna sarebbe stata strangolata e poi infilata in un sacco e gettata nel dirupo.

Il giallo sull'omicidio della donna risale al 16 aprile. Il cui cadavere fu trovato nelle campagne tra Bagheria e Ciminna, nel Palermitano. Il corpo, dilaniato da cinghiali selvatici, era tra le sterpaglie, lungo la strada provinciale che collega Bagheria a Casteldaccia.

La vittima lavorava come addetta alle pulizie in uno studio professionale, ed era scomparsa due giorni fa dalla sua casa di Bagheria. Le forze dell'ordine erano impegnate nelle sue ricerche. A presentare la denuncia di scomparsa era stato il compagno.

Tra le piste seguite, da subito, quella di una lite scoppiata in ambito familiare e sfociata nel sangue. A recuperare quello che restava del corpo sono stati i vigili del fuoco che avevano cercato con i droni oggetti appartenenti ad Angela.

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