Sabato 27 Aprile 2024

Partinico, 37enne aggredisce con decespugliatore un uomo e il figlio: arrestato

E’ finito in carcere Massimo Arancio, 37enne palermitano con precedenti di polizia, ritenuto responsabile del reato di tentato omicidio. A metterli le manette sono stati gli agenti del capoluogo siciliano, accorsi ieri dopo la segnalazione di una persona, secondo cui un individuo, brandendo una motosega accesa, minacciava di morte lui e i suoi congiunti. Accordsi sul posto, gli agenti hanno bloccato l’aggressore. Poi hanno ascoltato dalle vittime il racconto di quello che è stato definito un «film horror": Arancio era stato contattato per alcuni lavori di giardinaggio. L’uomo che gli aveva offerto il lavoro, lo aveva visto barcollare e gli ha chiesto di spostarsi, per ripulire una parte del terreno pianeggiante e evitare che si potesse fare del male. Alla richiesta, Arancio «avrebbe avuto una reazione spropositata ed in un primo momento avrebbe cercato di colpire i presenti, padre e figlio, con un decespugliatore. Successivamente, quando i due, unitamente ad altri congiunti avevano trovato rifugio all’interno di un immobile, avrebbe cercato di sfondare la porta in metallo a colpi di motosega. Invano la vittima, uscendo dal casolare in un momento di apparente calma, avrebbe tentato di persuadere l’aggressore a posare la motosega, ma questi incurante, lo avrebbe inseguito fin dentro l’autovettura tentando di colpirlo». L’intervento degli agenti ha impedito il peggio. Arancio, arrestato in flagranza del reato di tentato omicidio, dovrà rispondere anche dei reati di resistenza, violenza e minaccia e oltraggio a pubblico ufficiale.

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