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False pensioni di invalidità, indagata la presidente dell'Ordine degli psicologi in Sicilia

C'è anche la presidente dell’Ordine degli psicologi della Regione Sicilia, Gaetana D’Agostino, tra i 28 indagati alla Procura di Trapani per falsità materiale e ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici.

Nei giorni scorsi i carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Trapani hanno notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, emesso dalla Procura della Repubblica di Trapani - l’aggiunto Maurizio Agnello e le sostitute Francesca Urbani e Sara Morri - che prelude, di solito, al rinvio a giudizio degli indagati.

Gaetana D’Agostino, 42 anni, eletta al vertice dell’Ordine siciliano lo scorso dicembre (era consigliere dal 2016), dal 2013 è anche consigliera d’Indirizzo Generale dell’Ente Nazionale di Assistenza e Previdenza degli Psicologi.

L’indagine - che riguarda 28 indagati, tra medici, assistenti socio-sanitari, membri delle «ommissioni mediche per l’accertamento dell’invalidità Civile» e delle «ommissioni mediche per l’accertamento dell’Handicap dell’Inps» di Trapani è scaturita dall’inchiesta «Artemisia» del 21 marzo 2019 in cui i carabinieri del Comando Provinciale di Trapani arrestarono 27 persone, ritenute responsabili, a vario titolo, di corruzione, concussione, traffico di influenze illecite, peculato, truffa aggravata, falsità materiale, falsità ideologica, rivelazione ed utilizzazione del segreto d’ufficio, favoreggiamento personale, abuso d’ufficio ed associazione a delinquere segreta finalizzata ad interferire con la pubblica amministrazione.

Tra questi anche l’ex deputato regionale Giovanni Lo Sciuto che, secondo gli investigatori, a capo di una associazione segreta che aveva tra gli obiettivi anche quello di far ottenere pensioni e riconoscimenti di invalidità, in assenza dei presupposti di legge attraverso Rosario Orlando, già responsabile del Centro Medico Legale dell’Inps e poi collaboratore esterno.

Per questa ragione gli uffici delle commissioni provinciali erano «monitorate» dagli investigatori con cimici e videocamere e dopo il blitz i carabinieri hanno analizzato i verbali delle commissioni - 172 quelle prese in esame da gennaio a marzo 2018 - incrociandoli con le immagini: i componenti delle commissioni firmavano anche per chi era assente.

Questi i 28 destinatari dell’avviso di conclusione delle indagini: Alberto Adragna, 65 anni; Rosalba Caizza, 64 anni; Francesca Pellegrino, 52 anni; Rosario Orlando, 69 anni; Antonietta Barresi, 58 anni; Patrizia Todaro, 53 anni; Agostino Gabriele Benito Tomasello, 48 anni; Mario Sugamiele, 76 anni; Gaetano Salerno, 43 anni; Antonio Di Giorgio, 47 anni; Sebastiano Genna, 69 anni; Adelina Barba, 50 anni; Tommaso Savì, 36 anni; Pietro Genna, 36 anni; Joseph Dispenza, 48 anni; Giuseppa Badalamenti, 57 anni; Pasquale Petruzzo, 46 anni; Giuseppe Francesco Simone, 73 anni; Simona Gioè, 36 anni; Giovanni Paolo Di Peri, 47 anni; Pietro Alfano, 41 anni; Gaetana D’Agostino, 42 anni; Viviana Cutaia, 42 anni; Giovanna Ivana DI Liberto, 34 anni; Alessio Cammisa, 45 anni; Viviana Catania, 40 anni; Elisa Vegna, 42 anni; Francesca Maria Boatta, 47 anni.

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