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Fase 2, più treni per la Sicilia e aumentano anche i collegamenti marittimi sullo Stretto

Riaperti i collegamenti marittimi per il trasporto passeggeri con la Sicilia; l’aviazione generale, più treni a lunga percorrenza per adeguare l’offerta ferroviaria alla maggiore domanda: sono gli effetti di un decreto firmato ieri dal Ministero dei Trasporti e ministero della Salute.

Il provvedimento risponde anche alla richiesta avanzata dalla Regione Sicilia della riattivazione delle linee di collegamento marittimo con l’Isola, per consentire lo spostamento del personale delle forze dell’ordine e delle forze armate, del personale sanitario e sociosanitario nonché dei passeggeri per esigenze di lavoro, motivi di salute e assoluta urgenza o per il rientro nella propria abitazione, donicili o residenza.

Salgono così da 8 a 10 le corse giornaliere andata e ritorno del vettore privato sulla tratta Messina-Villa San Giovanni, nella fascia dalle 6 alle 21.

Il traffico merci dalla Calabria alla Sicilia e viceversa è effettuato esclusivamente sull’approdo di Messina-Tremestieri. Da tale approdo continua ad essere consentito il transito degli operatori sanitari pubblici e privati, a bordo delle unità navali che operano il trasporto merci, su mezzi privati e nel rispetto delle certificazioni e delle condizioni di sicurezza delle unità stesse.

In ambito ferroviario, riattivato da oggi il collegamento a lunga percorrenza Palermo-Siracusa-Roma. Solo una coppia di Intercity al giorno tornerà quindi a raggiungere la Sicilia, dopo lo stop dello scorso 25 marzo, con divieto di attraversare lo Stretto di Messina. Sempre da oggi, potenziata l’offerta dei treni regionali, che sale al 59% della media ciricolante prima della pandemia.

Per quanto riguarda il trasporto aereo, i collegamenti di aviazione generale ora è consentito senza previa autorizzazione dei presidenti di Regione.

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