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Il 6 giugno via alla stagione balneare in Sicilia: tutte le regole da rispettare

La stagione balneare in Sicilia si aprirà ufficialmente il 6 giugno ma i lidi saranno aperti da subito per le attività collaterali. Sì dunque agli aperitivi al tramonto davanti al mare ed anche all’attività di ristorazione.

Lo rendono noto i rappresentanti dei Balneari, spiegando che la decisione è stata presa nel pomeriggio alla fine di un vertice in videoconferenza tra l’assessore al Territorio, Salvatore Cordaro, il dirigente generale del Dipartimento Ambiente Giuseppe Battaglia, il presidente della IV Commissione Giusi Savarino e i responsabili delle associazioni datoriali dei balneari: Salvo Basile di Assoturismo Confesercenti Sicilia, Alessandro Cilano di Fiba Confesercenti Sicilia, Ignazio Ragusa di Sib Confcommercio, Luca Maimone di Assobalneari Confindustria, Giampaolo Miceli e Guglielmo Pacchione di Cna Balneari Sicilia e Giovanni Cimino di Oasi - Confartigianato.

«Con il governo regionale si è arrivati ad un buon accordo», dicono i rappresentanti dei Balneari, che plaudono anche alla firma, sempre oggi, del decreto attuativo con cui anche in Sicilia sarà possibile il mantenimento delle concessioni demaniali fino al 2033 nel massimo della semplificazione burocratica. «Su questo punto abbiamo trovato massimo sostegno dalla Commissione parlamentare e dal Governo regionale - dicono ancora le associazioni di categoria - La procedura per ottenere la concessione avverrà telematicamente e attraverso lo strumento dell’autocertificazione».

Positivo anche il giudizio sulle misure necessarie alla riapertura dei lidi previste dall’Ordinanza regionale 21 del 17 maggio che snellisce e semplifica i parametri fissati dall’Inail, consentendo ai lidi di poter ripartire. «Con il governo regionale si è arrivati ad un buon accordo», dicono i rappresentanti dei Balneari, che plaudono anche alla firma, sempre oggi, del decreto attuativo con cui anche in Sicilia sarà possibile il mantenimento delle concessioni demaniali fino al 2033 nel massimo della semplificazione burocratica.

«Su questo punto abbiamo trovato massimo sostegno dalla Commissione parlamentare e dal Governo regionale - dicono ancora le associazioni di categoria - La procedura per ottenere la concessione avverrà telematicamente e attraverso lo strumento dell’autocertificazione». Positivo anche il giudizio sulle misure necessarie alla riapertura dei lidi previste dall’Ordinanza regionale 21 del 17 maggio che snellisce e semplifica i parametri fissati dall’Inail, consentendo ai lidi di poter ripartire.

Queste le regole che dovranno essere applicate negli stabilimenti balneari, nelle spiagge attrezzate e nelle spiagge libere.

▪  Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione, comprensibile anche per i clienti di altra nazionalità. Si promuove, a tal proposito, l’accompagnamento all’ombrellone da parte di personale dello stabilimento adeguatamente preparato (steward di spiaggia) che illustri ai clienti le misure di prevenzione da rispettare.

▪  È necessario rendere disponibili prodotti igienizzanti per i clienti e per il personale in più punti dell’impianto.

▪  Privilegiare l’accesso agli stabilimenti tramite prenotazione e mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di 14 giorni.

▪  Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C.

▪  La postazione dedicata alla cassa può essere dotata di barriere fisiche (es. schermi); in alternativa il personale deve indossare la mascherina e avere a disposizione gel igienizzante per le mani. In ogni caso, favorire modalità di pagamento elettroniche, eventualmente in fase di prenotazione.

▪  Riorganizzare gli spazi, per garantire l’accesso allo stabilimento in modo ordinato, al fine di evitare assembramenti di persone e di assicurare il mantenimento di almeno un metro di separazione tra gli utenti, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale; detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale. Se possibile organizzare percorsi separati per l’entrata e per l’uscita.

▪  Assicurare un distanziamento tra gli ombrelloni (o altri sistemi di ombreggio) in modo da garantire una superficie di almeno 10 metri quadrati per ogni ombrellone, indipendentemente dalla modalità di allestimento della spiaggia (per file orizzontali o a rombo).

▪  Tra le attrezzature di spiaggia (lettini, sedie a sdraio), quando non posizionate nel posto ombrellone, deve essere garantita una distanza di almeno 1,5 m.

▪  Regolare e frequente pulizia e disinfezione delle aree comuni, spogliatoi, cabine, docce, servizi igienici, etc., comunque assicurata dopo la chiusura dell’impianto.

▪  Le attrezzature come ad es. lettini, sedie a sdraio, ombrelloni etc. vanno disinfettati ad ogni cambio di persona o nucleo famigliare. In ogni caso la sanificazione deve essere garantita ad ogni fine giornata.

▪  Per quanto riguarda le spiagge libere, si ribadisce l’importanza dell’informazione e della responsabilizzazione individuale da parte degli avventori nell’adozione di comportamenti rispettosi delle misure di prevenzione. Al fine di assicurare il rispetto della distanza di sicurezza di almeno 1 metro tra le persone e gli interventi di pulizia e disinfezione dei servizi eventualmente presenti si suggerisce la presenza di un addetto alla sorveglianza. Anche il posizionamento degli ombrelloni dovrà rispettare le indicazioni sopra riportate.

▪  È da vietare la pratica di attività ludico-sportive di gruppo che possono dar luogo ad assembramenti.

▪  Gli sport individuali che si svolgono abitualmente in spiaggia (es. racchettoni) o in acqua (es. nuoto, surf, windsurf, kitesurf) possono essere regolarmente praticati, nel rispetto delle misure di distanziamento interpersonale. Diversamente, per gli sport di squadra (es. beach-volley, beach-soccer) sarà necessario rispettare le disposizioni delle istituzioni competenti.

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