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Movida in Sicilia, controlli a tappeto: multe e nuove ordinanze dei sindaci

Scatta la repressione sulla movida in Sicilia. Da Palermo a Siracusa, da Taormina a Cefalù, questure e prefetture - riporta la Gazzetta del Sud in edicola - stanno coordinando interventi per cercare di limitare gli assembramenti di giovani che non sembrano rispettare le misure di contenimento imposte dall’emergenza sanitaria.

A Palermo quattro locali, tre a piazzetta della Canna e uno in via La Lumia, sono stati multati e chiusi per cinque giorni dalla polizia municipale nell'ambito dei controllo per il rispetto delle misure di contenimento del coronavirus. I gestori sono stati sanzionati per un importo di 400 euro «poiché non venivano rispettate le linee guida per il contenimento del contagio. Davanti ai locali si sono registrati assembramenti con gli avventori che consumavano bevande senza rispettare la distanza interpersonale o sostavano senza alcun dispositivo di protezione» afferma la polizia municipale.

A Siracusa il questore Gabriella Ioppolo ha convocato un tavolo tecnico per arginare il fenomeno della movida. Troppi nel fine settimana a Siracusa gli assembramenti di giovani, soprattutto nei centri storici del capoluogo e della provincia. Adottate misure di vigilanza per intensificare ulteriormente i controlli.

E da Cefalù arriva un’altra ordinanza. Chi abbandona per le strade o le spiagge mascherine, guanti o altri dispositivi di protezione individuale rischia una sanzione da 25 a 500 euro.

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