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Scarcerato per fine pena Massimo Ciancimino, è stato "superteste" della trattativa Stato-mafia

Massimo Ciancimino

È stato scarcerato Massimo Ciancimino, il figlio dell’ex sindaco mafioso di Palermo, Vito. L’ex rampollo di casa Ciancimino, che ha collaborato con i pm del pool sulla trattativa tra Stato e mafia, ha finito di scontare la pena, vissuta tra carcere e domiciliari per motivi di salute. Ciancimino jr è stato arrestato a gennaio del 2017 quando la Cassazione ha confermato la condanna a tre anni di reclusione per possesso di esplosivo.

A questa condanna si è aggiunta quella a 2 anni e 8 mesi per il riciclaggio di parte del tesoro del padre, del 2011. In quell'occasione scattò l’indulto poi revocato in seguito alla condanna confermata dalla Cassazione per l’esplosivo. Da qui il ricalcolo a 4 anni e 5 mesi.

La scarcerazione per fine pena, avvenuta qualche giorno fa, è scattata in base al periodico ricalcolo che tiene conto anche dei periodi di carcerazione in custodia cautelare. L’ex 'superteste' della procura al processo sulla trattativa tra Stato e mafia - che aveva anche riferito dei contatti tra il padre e i carabinieri del Ros - è stato condannato dalla Corte d’assise a 8 per calunnia nei confronti dell’ex capo della polizia Gianni De Gennaro.

I legali di Massimo Ciancimino nel processo di appello sulla trattativa tra Stato e mafia, nei mesi scorsi, hanno chiesto di stralciare la posizione del loro assistito poichè, secondo i loro calcoli, sarebbe intervenuta la prescrizione del reato, già al momento del pronunciamento della sentenza di primo grado. La Corte di assise di appello, presieduta da Angelo Pellino, Vittorio Anania giudice a latere, ha stabilito che si terrà il 13 luglio l’udienza per discutere lo stralcio.

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