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Truffa, rapina e possesso di armi: 4 arresti tra Messina e Roccella Valdemone

I carabinieri della Compagnia di Messina Centro e della Compagnia Messina Sud hanno arrestato tre persone in esecuzione di distinti ordini di carcerazione per l’espiazione di pena detentiva.

I carabinieri della Stazione di Messina Giostra hanno dato esecuzione all’ordine per la carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina nei confronti di Gianluca Vento, 22enne, già noto alle forze dell’ordine, che dovrà scontare, in regime di detenzione in carcere, la pena di 2 anni e 10 mesi di reclusione poiché riconosciuto responsabile dei reati di rapina in concorso, violenza privata, porto di armi od oggetti atti ad offendere e lesioni personali, commessi tra il 2014 e il 2015 quando lo stesso era ancora minorenne. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, il giovane è stato ristretto presso l’Istituto di detenzione per minori di Acireale.

I militari della Stazione di Messina Tremestieri hanno arrestato, in esecuzione di ordine per la carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica - Ufficio Esecuzioni Penali in applicazione di un’ordinanza del Tribunale di Sorveglianza di Messina, il 30enne Cristian Danilo Passari, poiché condannato alla pena residua 11 mesi e 9 giorni di reclusione in quanto riconosciuto responsabile del reato di furto aggravato di motocicli commesso nel 2017. Ultimate le formalità di rito, come disposto dall’Autorità Giudiziaria, il giovane è stato sottoposto la detenzione domiciliare presso la propria abitazione.

Infine, i carabinieri della Stazione di Messina Camaro Superiore hanno arrestato il 36enne Francesco Simone, originario di Montalbano Elicona, in attuazione dell’ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, poiché condannato alla pena residua 3 anni, 2 mesi e 20 giorni di reclusione in quanto riconosciuto responsabile del reato di truffa aggravata, commesso nel febbraio del 2018. Ultimate le formalità di rito, come disposto dall’Autorità Giudiziaria, l’uomo è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari presso la propria abitazione di Messina ove dovrà scontare la pena.

A Roccella Valdemone invece, i militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia e del Nucleo Cinofili di Nicolosi hanno arrestato il 55enne Massimiliano Barbagallo, già noto alle forze dell’ordine, ritenuto responsabile del reato di detenzione di arma clandestina da sparo.

I militari della Stazione di Roccella Valdemone con il supporto dei Carabinieri dello Squadrone Eliportato Cacciatori Sicilia e del Nucleo Cinofili di Nicolosi hanno effettuato una perquisizione domiciliare in tre immobili di pertinenza dell’uomo, due siti nel centro abitato di Roccella Valdemone ed un immobile nelle campagne dello stesso comune. Le attività hanno avuto esito positivo ed in particolare nell’abitazione di residenza dell’uomo, il fiuto di una unità cinofila specializzata nella ricerca di armi ed esplosivi ha indirizzato i militari verso un mobile all’interno del quale sono stati rivenuti una pistola marca Walther PPK, calibro 7.65, n. 49 cartucce dello stesso calibro e 2 cartucce calibro 12 per fucile.

L’arma ed il munizionamento sono state sequestrate e saranno inviate al Reparto Investigazioni Scientifiche carabinieri di Messina per gli esami balistici finalizzati a verificare il loro eventuale impiego nella commissione di reati e sono tuttora in corso accertamenti volti a risalire alla provenienza della pistola.

L’uomo è stato arrestato in flagranza per il reato di detenzione illecita di armi clandestine e munizioni ed al termine delle formalità di rito, è stato posto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione a disposizione della Procura della Repubblica di Messina.

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