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Messina, la movida si sposta nei lidi: i giovani ancora sotto esame

Un nuovo banco di prova attende il popolo della movida a Messina. Come ogni weekend, l'attenzione si sposta sui locali frequentati dal popolo della notte, da chi cerca svago e divertimento a maggior ragione dopo la clausura imposta dal lockdown. Il bilancio, come sempre, si conoscerà stamani, quando l'Amministrazione da un lato, che mette in campo la polizia municipale, la polizia e i carabinieri dall'altro, impiegati nei consueti controlli interforze, tireranno le somme.

Si spera che fili tutto liscio e che non giungano notizie allarmanti di gravi episodi, come purtroppo già accaduto nei fine settimana precedenti. In questa fase, osservati speciali soprattutto lidi e attività commerciali presenti nella zona nord, anche se approfondite verifiche non mancheranno nel centro cittadino.

Le regole, stavolta, sono dettate da una nuova ordinanza, che recepisce la proroga delle misure anti-Covid disposta qualche giorno fa dal Governo guidato dal premier Giuseppe Conte. Il provvedimento n. 210, firmato martedì scorso dal sindaco Cateno De Luca, è in vigore fino alle 6 dell'1 agosto. E contiene un importante elemento riguardante i distributori automatici: non possono erogare bevande alcoliche di qualsiasi gradazione dalle 24 fino alle 7. Concessa, quindi, maggiore libertà di impresa ai gestori delle apparecchiature, che prima erano costretti a rispettare un coprifuoco che vietata la vendita di birre, ad esempio, a partire dalle 20.

La modifica all'orario si è resa necessaria in seguito ad alcuni ricorsi, che hanno dato ragione a chi lamentava una disparità di trattamento tra questo tipo di apparecchiature e gli esercizi tradizionali in merito alla somministrazione di bevande. In particolare, il giudice della seconda sezione del Tar Sicilia, Cosimo Di Paola, ha accolto l'istanza presentata tramite l'avvocato Adriano Tortora da Antonio Romano (figlio dell'ex ministro all'Agricoltura Saverio Romano), legale rappresentate della Luxury Life srl, società che gestisce una serie di punti vendita con distributori automatici nel capoluogo dell'Isola.

Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando aveva firmato l'ordinanza che come quella di Messina prevedeva il divieto per tutti i pub di vendere bevande alcoliche destinate all'asporto prima delle 8 e dopo le 20. Un divieto esteso anche ai distributori automatici, ma non agli esercenti che svolgono anche attività artigianali di produzione e vendita di prodotti di gastronomia pronti per il consumo immediato (ad esempio gastronomie e rosticcerie), autorizzati alla vendita per asporto. E proprio in virtù di questo aspetto il giovane imprenditore si è rivolto ai giudici amministrativi.

Il Tar ha quindi accolto la richiesta nei limiti indicati, con la conseguenza che i distributori automatici potranno vendere sino a mezzanotte. Alcuni di quelli impiantati a Messina, in realtà, nelle scorse settimane erano stati sequestrati dal commissario della polizia municipale Giovanni Giardina, proprio per la somministrazione di alcolici fuori orario. Adesso, carte rimescolate.

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