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Il mistero sulla morte dei Viviana, attesa per l'autopsia: affidata all'esperto del caso di Yara

Il suocero di Viviana Parisi, Letterio Mondello

Il mistero sulla morte dei Viviana Parisi è più fitto che mai. È un rompicapo la morte della dj trovata morta nelle campagne di Caronia. I primi dubbi sono proprio sulle modalità della morte, poi sulla presenza o meno del figlio Gioele, sulla sua fuga dopo l'incidente in autostrada. E poi: dove stava andando Viviana? Cosa è successo in quegli ormai fatidici 22 minuti in cui si registra un vuoto nel suo percorso?

Oggi è il giorno dell'autopsia, da cui dovrebbe emergere qualche primo dato certo. Gli esperti e i consulenti della famiglia del marito Daniele Mondello sono tutti all'ospedale Papardo di Messina dove si sta svolgendo l'esame autoptico.

A seguire l'autopsia  Stefano Vanin entomologo incaricato dalla procura di Patti di eseguire insieme ai medici professoressa Elvira Ventura Spagnolo e la dottoressa Daniela Sapienza l'autopsia sul corpo di Viviana Parisi. Vanin ha collaborato alla soluzione dei più efferati casi di cronaca degli ultimi anni, da Yara Gambirasio a Melania Rea a Lucia Manca a Elisa Claps. "Per una stima del tempo del decesso si fa indirettamente, non si lavora sul corpo, ma si guarda come l'ambiente ha interagito sul corpo - ha detto il professor Vanin -. Quando hanno fatto il sopralluogo - ha aggiunto - il personale della polizia scientifica ha prelevato campioni di terriccio e ha lavorato molto bene e raccolto tutto quanto serviva".

C'è anche Letterio Mondello, il suocero di Viviana Parisi: "Da quando c'è stato questo maledetto virus, Viviana era molto turbata. È stata anche ricoverata. Ma era dolcissima, brava e non lasciava mai il bambino. Non lo abbandonava mai. Non lo dava a nessuno nemmeno a mia moglie. È stata tre mesi a a casa con noi con il bambino".

E ancora: "Non so come spiegare che sia stata a Sant'Agata di Militello - aggiunge - forse per fare rifornimento e comprare le sigarette, ma non conosceva nessuno lì" . "Non ho paura che mio figlio Daniele venga coinvolto nelle indagini - sottolinea Letterio Mondello - perché non ha fatto niente. È una bravissima persona, e ora sta malissimo. Io ho un'idea di questa vicenda, ma non dico niente. Viviana era una ragazza dolcissima che andava d'accordo con il marito e lui altrettanto con lei. Non fuggiva da nessuno".

"La signora aveva dei problemi, ma non voglio lasciare dichiarazioni sul suo stato di salute. Sembra che il periodo del Covid l'abbia profondamente sconvolta" ha detto l'avvocato Pietro Venuti, legale di Daniele Mondello, il marito di Viviana Parisi e padre di Gioele.

"Anche il marito - ha aggiunto il penalista - vuole sapere la verità come tutti. Lui è distrutto dalla vicenda: ha perso la moglie e suo figlio non è stato ancora trovato. Gli interrogativi sono tanti. Il fatto che la donna ha camminato tanto dopo l'incidente e non è scattato subito un accertamento. È stata trovata in un posto che era già stata battuto nei giorni precedenti. E non sappiamo se l'incidente è avvenuto prima o dopo la scomparsa del bambino". Sull'appello a "parlare" del procuratore di Patti a "chiunque abbia visto qualcosa utile alle indagini", l'avvocato commenta che "ci sono tanti punti oscuri, ma noi - aggiunge il penalista - abbiamo fiducia sugli inquirenti. Adesso aspettiamo esito dell'autopsia".

«Non so niente su questa vicenda  ciò che ho letto non corrisponde a verità non ho mai detto che per me l’hanno uccisa, spero che trovino presto mio nipote Gioele». A dirlo Luigino Parisi, padre della dj Viviana, che è all’ospedale Papardo di Messina dove si sta svolgendo l’autopsia sul corpo della figlia.

«Lei era una ragazza d’oro - aggiunge - e avevamo un rapporto bellissimo, come con gli altri figli. Il coronavirus l’ha turbata ci sentivamo tutti i giorni con la videochiamata voleva venire a Torino, ma le ho detto vengo a settembre io in Sicilia, prima no perché soffro il caldo». «Lei l'ho sentita il giorno prima che scomparisse - ricorda il padre della donna - aveva acquistato un materassino per il bambino ed era andata al distributore per farlo gonfiare. Non so cosa possa essere successo, ognuno di noi reagisce diversamente».

Sull'attività degli investigatori dice: «Non giudico il lavoro dei altri sono loro stessi che devono giudicarsi». «Ormai - sottolinea - purtroppo Viviana è lì morta spero che Gioele venga ritrovato. Lei voleva troppo bene al suo bambino non se ne separava mai, era gelosa. Una volta è andata in Sardegna e l’ha lasciato a me: mi chiamava continuamente per sapere come stava. Daniele - chiosa parlando del genero - è anche una persona speciale e so che erano molto uniti».

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