Proseguono i rilievi e le acquisizioni di elementi ambientali sui luoghi del ritrovamento dei resti del piccolo Gioele Mondello, in contrada Sorba, a Caronia, e nell’area poco distante, attorno al traliccio dove era stato invece rinvenuto undici giorni prima il cadavere della mamma Viviana Parisi.
Anche ieri - ricostruisce la Gazzetta del Sud in edicola -, sul posto la polizia scientifica ha avuto modo di scandagliare l’area e repertare diverso materiale ritenuto utile ai fini della ricostruzione di quanto accaduto. In particolare, acquisite tracce liquide e biologiche riscontrate sul terreno, parti di terriccio e resti di carcasse di animali trovate nella stessa zona, anche al fine di avere un quadro più completo e dettagliato della fauna presente sui luoghi.
Le condizioni in cui sono stati ritrovati i due corpi, in avanzato stato di decomposizione e, nel caso del piccolo, resti molto frammentati, rendono ancor più difficoltosa la ricostruzione dei fatti.
Sul fronte investigativo, a rimanere in piedi continuano ad essere principalmente due, tra le tante ipotesi passate al vaglio degli inquirenti, quella dell’omicidio-suicidio da parte di Viviana Parisi, che in qualche modo sembrerebbe essere la tesi preponderante negli ambienti investigativi ma seccamente respinta sin dal principio dalla famiglia, e quella dell’aggressione da parte di animali selvatici.
Stabilire l’esatta datazione delle morti di Viviana e Gioele e dunque ricostruire con certezza se siano deceduti nello stesso momento o chi dei due sia morto prima, rappresenta ovviamente il primo passo decisivo per risolvere questo fitto e tragico mistero.
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