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Gioele, nuovi accertamenti sui frammenti ossei del piccolo

Gioele, in una foto pubblicata su Facebook dal padre

Proseguiranno oggi pomeriggio gli accertamenti sui frammenti ossei del piccolo Gioele Mondello rinvenuti in contrada Sorba di Caronia.

Dopo quelli effettuati all’Istituto di geologia forense del dipartimento di Scienze matematiche, fisiche e naturali, al Polo Papardo di Messina, consulenti della Procura di Patti e della difesa continueranno l’esame al dipartimento di Medicina legale del Policlinico.

Sotto la lente, in particolare, indizi quali terriccio, fogliame e materiale organico, che potrebbero contribuire a stabilire quando e dove è morto il piccolo, i cui resti sono stati trovati ad alcune centinaia di metri dal cadavere della madre Viviana Parisi.

Intanto proseguono le verifiche tecniche e le analisi di laboratorio nell’ambito delle indagini sulla morte di Viviana Parisi e Gioele Mondello. Ieri è stato formalizzato alle parti il calendario dei prossimi ulteriori accertamenti tecnici non ripetibili che riguarderanno l’autovettura di Viviana Parisi ed alcuni reperti prelevati nelle zone del ritrovamento del cadavere della donna e del corpicino del piccolo Gioele, in contrada Sorba a Caronia. In particolare oggi a partire dalle ore 20 presso un’autocarrozzeria accreditata al soccorso stradale a Brolo, sarà eseguito dai periti nominati dalla Procura, alla presenza dei consulenti tecnici e degli avvocati delle parti, l’accertamento con il luminol per il rilievo di eventuali tracce ematiche sin qui non visibili all’interno della Opel Corsa, all’interno della quale viaggiavano mamma e figlio prima dell’incidente stradale verificatosi poco dopo le 11 del 3 agosto all’interno della galleria Pizzo Turda a Caronia, dove l’auto fu poi ritrovata ma senza tracce dei suoi occupanti. Domani, invece, a partire dalle 17.30 presso il commissariato di Polizia di Sant’Agata Militello, avranno luogo le verifiche su eventuali tracce di natura biologica sull’accatastamento di legna e del relativo terriccio repertati sui luoghi lo scorso 19 agosto, data del ritrovamento dei resti del piccolo Gioele.

A seguire quindi ci sarà un nuovo sopralluogo proprio nelle campagne di Caronia, ancora con il supporto del luminol, alla ricerca di tracce ematiche sin qui non visibili. Secondo quanto comunicato dalla Squadra mobile di Messina, quindi, all’esito di tali accertamenti e qualora si rendessero necessarie, le operazioni scientifiche su tali reparti proseguiranno presso i laboratori di genetica forense del gabinetto regionale della Polizia scientifica di Palermo. Negli stessi laboratori, inoltre, saranno espletati ulteriori accertamenti, in particolare sulle campionature eseguite lo scorso 12 agosto sulla struttura metallica del traliccio alla base del quale, pochi metri più avanti riverso per terra, fu trovato il cadavere di Viviana Parisi. Sotti i riflettori anche campionature di “presunta sostanza biologica” repertate il 19 e il 21 agosto, sui luoghi del rinvenimento dei resti ossei del piccolo e sulla “presunta formazione pilifera” di colore chiaro, repertata il 24 agosto.

In aggiunta a tali attività già programmate, quindi, in questa settimana dovrà essere eseguita anche la ricostruzione della dinamica dell’incidente stradale direttamente sullo scenario all’interno della galleria Pizzo Turda della A20, Messina-Palermo.

Da questa fitta trama di approfondimenti tecnico-scientifici e dai riscontri delle attività medico legali nel frattempo condotte dal pool di esperti al lavoro, dunque, la Procura di Patti attende indicazioni utili per indirizzare in maniera decisiva il quadro investigativo.

Uno scenario ancora nebuloso, dal quale sin qui, ad un mese esatto dal ritrovamento del corpo di Viviana Parisi (era l’8 agosto, ndc), non si è riusciti ad escludere né tanto meno a corroborare - con la necessaria certezza - nessuna delle ipotesi che sin dal principio sono state fatte sul mistero nel quale è avvolta la triste fine di Viviana e Gioele.

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